La morte di Totò Schillaci ha gettato tutto il calcio italiano nella più profonda tristezza. Se ne va un uomo generoso, sorridente e che scherzò su un aspetto che appartiene ai figli.
Totò Schillaci ha fatto sognare milioni di tifosi, ed anche di persone che il calcio non lo seguivano, nella indimenticabile estate dei Mondiali di Italia 90. L’attaccante siciliano, che avrebbe compiuto 60 anni il 1° dicembre prossimo, fu protagonista di una carriera importante. Palermitano di nascita, sportivamente divenne un “messinese” ad honorem, grazie ai suoi sette anni trascorsi con indosso la maglia dei peloritani.
Con il Messina, Totò Schillaci giocò 219 partite ufficiali e totalizzò 61 gol. Ci fu poi la prestigiosa chiamata della Juventus, club con il quale Schillaci militò per tre anni, dal 1989 al 1992. Novanta presenze e 26 reti arricchirono il suo score, con in mezzo i due anni caratterizzati da 16 convocazione e 7 sigilli per l’Italia. Dal 1992 al 1994, Schillaci giocò con l’Inter, per poi chiudere la carriera in Giappone. Fu un calciatore del Jubilo Iwata dal 1994 al 1997 nonché il primo giocatore italiano di tutti i tempo a sbarcare nel calcio del Sol Levante.
L’omaggio dei tifosi juventini verso colui che visse la vittoria della Coppa UEFA e della Coppa Italia nella stagione 1989/1990 non è mancato. Sono tanti i messaggi social espressi da tanti supporters bianconeri che, a quei tempi, erano ancora bambini o comunque più giovani. E Schillaci viene ricordato anche per una toccante intervista rilasciata a “Verissimo” due anni fa.
Lui è morto perché ad un certo punto il tumore al colon che lo aveva colpito tempo fa ha avuto infine il sopravvento. Il decesso è giunto a margine di un ricovero d’urgenza avvenuto qualche giorno fa. A “Verissimo”, nel salotto televisivo di Silvia Toffanin, l’ex centravanti azzurro aveva fatto una tenera rivelazione. Ed aveva suscitato la commozione di tutti. Era il gennaio del 2022 quanto tutto questo accadde, tra l’altro anche con una certa dose di autoironia che spezzò quella commozione e fece sorridere coloro che ascoltarono le sue parole.
“I miei tre figli sono la mia vita. Sono tutti eccellenti studenti, a differenza mia. Forse per questo dubito che io sia il loro reale padre” aveva scherzato Schillaci. La più grande, Jessica Schillaci, ha conseguito due lauree ed è attualmente impiegata come infermiera in un ospedale di Verona. Il secondogenito Mattia Schillaci studia invece odontoiatria in Portogallo. E l’ultimogenita, Nicole Schillaci, ha frequentato il liceo artistico. Anche dopo il suo ritiro dall’attività agonistica, annunciato nel 1999 dopo avere convissuto per due anni con un grave infortunio, ai tempi del Jubilo Iwata, Totò ha sempre continuato a lavorare.
Tra eventi per gli sponsor, o nelle vesti di ambasciatore del calcio italiano, e poi come apprezzato volto televisivo, di cose Schillaci ne ha fatte. Lui prese parte a qualche reality show, come “L’Isola dei Famosi”, “Pechino Express” e “Back to School”. Anche con una presenza non costante accanto ai suoi figli, l’ex giocatore non ha mai fatto mancare loro amore e supporto. E Schillaci diede anche tanto merito alle ex compagne dalle quali ha avuto i suoi figli, per come i ragazzi sono cresciuti bene.
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