Susanna Recchia, prima dell’omicidio-suicidio potrebbe aver sedato la figlia: l’ipotesi del padre della piccola Mia

Susanna Recchia potrebbe aver sedato la figlia Mia prima dell’omicidio-suicidio per non farle provare nessun dolore. Questa è la convinzione del padre della piccola Mia, idea che gli consente di vivere ancora. 

Il caso di Susanna Recchia continua a far parlare in questi giorni. Madre di 4 figli, pochi giorni fa la 45enne di Miane si è tolta la vita, gettandosi nelle fredde acque del Piave con la figlia Mia. Dopo aver lasciato nella sua casa una lettera di 5 pagine, spiegando la sua intenzione di farla finita, l’igienista dentale ha preso l’auto per poi buttarsi nel fiume portando la figlia di 3 anni con sé.

Susanna Recchia
Susanna Recchia – (LaVoceTorino.it)

Il veicolo di Susanna, una Volkswagen Tiguan di colore bianco, è stato trovato vicino un ponte, mentre il suo cellulare e i suoi documenti nella sua abitazione di Miane, in provincia di Treviso. La tragedia è accaduta venerdì 13 settembre: dapprima madre e figlia sono risultate scomparse poi, domenica 15, è arrivata la scoperta più terribile che ha visto rinvenuti i loro corpi privi di vita (in questo articolo trovi tutti i dettagli del ritrovamento dei cadaveri di Susanna e Mia). Secondo un’ipotesi emersa in queste ore, sostenuta dal padre della bimba, ex marito della Recchia, la 45enne avrebbe sedato la figlia di 3 anni con delle medicine usate per la sua epilessia per non farle sentire dolore.

Morte di Susanna Recchia e della figlia Mia di tre anni: la speranza del padre

Mentre la polizia sta indagando sul presunto omicidio-suicidio, la famiglia di Susanna Recchia è distrutta. A margine della tragedia, sono emerse le parole del padre della piccola Mia, Mirko De Ostio, che ha sottolineato come la sua speranza più grande sia che la moglie abbia sedato la figlia prima di gettarsi insieme a lei nelle acque gelide per non farla soffrire. Questa idea consente a De Ostio di continuare a vivere, anche se il dolore è fortissimo.

Susanna Recchia
Susanna Recchia, la 45enne che si è tolta la vita con la figlia (LaVoceTorino.it)

Secondo il marito di Susanna i farmaci per l’epilessia usati da Mia hanno come effetto collaterale proprio la sonnolenza: su questo si baserebbe l’ipotesi secondo la quale la 45enne li avrebbe usati per la figlia per anestetizzarla prima di togliersi la vita con lei. E per De Ostio questo è stato un gesto volto a non farla soffrire. Tuttavia, per ora questo resta solo un possibile scenario: gli esami tossicologici potrebbero confermarlo come no, ma De Ostio, ormai, non vuole neanche sapere quale sia la verità.

Susanna Recchia: dalla separazione con il marito alla depressione

Igienista dentale nella vita, Susanna viveva con i suoi 4 figli e la sorella. Da un mese si era separata dal marito, poliziotto nella vita, ancora in casa con lei. La signora soffriva di una profonda depressione e portava con sé un incancellabile trauma in seguito a un incidente in auto in cui è morta una sua amica, mentre lei era alla guida.

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