Chiara Petrolini: come ha ucciso i due piccoli ritrovati in giardino? Più chiara la dinamica ma restano ancora tanti dubbi in merito
La vicenda di Traversetolo, nel Parmense, assume sempre di più delle tinte noir, che sanno di macabro. La protagonista della vicenda resta la 22enne Chiara Petrolini che secondo quanto è emerso nelle ultime ore avrebbe ucciso due neonati nell’arco di un anno senza che nessuno sospettasse di nulla, nemmeno che lei fosse incinta.
Ad oggi le accuse nei suoi confronti sono ancora più pesanti: omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere. Un “meccanismo” che la studentessa avrebbe attuato per ben due volte. Il corpicino del neonato seppellito in giardino e ritrovato ad agosto non era da solo. Accanto sono stati ritrovati i resti di un altro bambino, sempre figlio di Chiara, come confermato dal Dna e poi dalla stessa ragazza, che sarebbe nato lo scorso anno.
Chiara Petrolini: come ha ucciso i due piccoli
A Traversetolo la casa bifamiliare dove vive Chiara Petrolini è stata già rinominata la villa degli orrori. Più si va avanti e più emergono dettagli macabri ed inquietanti. Come sarebbero morti i piccoli? Se la dinamica è la stessa, anche quello nato lo scorso anno avrebbe potuto subire la stessa sorte del fratellino ritrovato ad agosto.
Chiara avrebbe fatto morire di stenti il piccolo appena partorito per poi chiuderlo in un sacchetto di plastica e seppellirlo nel giardino di casa. Sarebbe poi uscita come se nulla fosse con le amiche e partita dopo due giorni con la famiglia per New York.
La giovane aveva dichiarato che il bambino fosse nato morto ma l’autopsia ha smentito tutto. Il piccolo è nato vivo, “ha respirato” ha chiarito il medico legale sottolineando che sui corpicini dei bambini non ci sono segni di violenza.
Secondo le ricostruzioni Chiara avrebbe partorito a casa, da sola, a 40 settimane, confermato anche dalle ricerche fatte dalla giovane su Internet “Come partorire il secondo figlio”. Peccato che nessuno a questa versione ci crede, nemmeno la mamma del fidanzato, padre dei neonati uccisi.
Tante domande senza risposte
La vicenda di Chiara ha davvero lasciato senza parole l’Italia intera e la piccola comunità di Traversetolo che mai e poi mai avrebbe potuto immaginare tutto questo. Nella cittadina tutti conoscono la 22enne descritta come una brava ragazza, una studentessa, scout, frequentatrice dell’oratorio e anche baby sitter per molte famiglie, lavoro fatto per arrotondare. Quello che traspare è che la giovane sia apparsa fredda, senza empatia di fronte a questa vicenda.
Le prime domande riguardano il come Chiara abbia fatto a nascondere ben due gravidanze ad amici e parenti, e poi come abbia potuto partorire da sola, senza che nessuno abbia sentito le sue urla. Infine, il quesito che spaventa di più: perché una scelta del genere? Perché uccidere per due volte e seppellire i corpicini in giardino, luogo che continuamente le avrebbe ricordato quello che aveva fatto?