La scomparsa di Mara Favro: a “Chi l’ha visto?” parla il datore di lavoro: “Contro di me accanimento”

Si torna a parlare di Mara Favro e della sua scomparsa: Luca si difende e racconta cosa è successo in estate. Nei suoi confronti tanta pressione

Sono passati oltre sei mesi dalla scomparsa di Mara Favro, la donna 51enne di Chiomonte, in Val di Susa, che lavorava come cameriera presso la pizzeria “Don Ciccio”. Di lei si sono perse le tracce tra il 7 e l’8 marzo 2024 subito dopo aver terminato il suo turno di lavoro.

Mara Favro
Della vicenda di Mara Favro se ne è parlato ieri a “Chi l’ha Visto?” (Lavocetorino.it)

Al momento è uno dei casi più cupi della cronaca italiana. Molte trasmissioni se ne sono occupate e ieri sera “Chi l’ha visto?” è tornata sul caso ospitando in collegamento il titolare della pizzeria dove Mara lavorava, Vincenzo Milione, detto Luca, che insieme al pizzaiolo Cosimo Esposito che la sera in cui la donna è scomparsa le avrebbe dato un passaggio, è indagato per la vicenda.

La scomparsa di Mara Favro: cosa dice il datore di lavoro

In questi lunghi mesi gli appelli e le segnalazioni su Mara Favro non si sono mai fermati ma novità sul suo caso, al momento, non ce ne sono. Ieri sera “Chi l’ha visto?” e Federica Sciarelli se ne sono ancora occupati con una testimonianza che non aggiunge però nulla di nuovo.

A parlare, nuovamente, è stato Luca, il titolare della pizzeria dove la donna 51enne lavorava e attualmente iscritto nel registro degli indagati. La sua versione è precisa: “Contro di me un accanimento, non c’entro nulla con la sua scomparsa” dice l’imprenditore che nel corso dell’estate ha subito una perquisizione al locale ed è finito anche in carcere.

Mara Favro parla titolare pizzeria
Mara Favro e la testimonianza del titolare della pizzeria (Lavocetorino.it)

Luca, così come lo conoscono tutti in Val di Susa, ha raccontato che la perquisizione che ha subito è stata “pesante”. Prima dall’esterno, poi nella cantina e nei sotterranei. A scavare sono stati i Vigili del Fuoco ma non hanno trovato nulla ha detto il proprietario della pizzeria: “Hanno rivelato delle macchie ma che non erano sangue” ha precisato rispetto a quanto era circolato precedentemente.

Luca continua a difendersi e a sottolineare che la donna è uscita dal locale ed è andata via a piedi: “Mi è stato detto ‘dimmi dove hai messo il corpo di Mara’ ma non mi possono dire queste cose” ha chiosato.

Pressione e accanimento

Luca denuncia che nei suoi confronti c’è “pressione e accanimento”. Ha raccontato che è finito anche in carcere per via della cocaina, ritrovata nella sua auto, regalo di una sua amica, a suo dire. Esito della pressione? Anche l’abbandono da parte della sua famiglia: “Mia moglie non ha retto la pressione e il mio arresto”.

Si aggiunge poi il mistero dell’ipotetico selfie scattato da Mara Favro nella pizzeria. Il dettaglio è quello che si vede nella pizzeria? La bocca aperta della donna può indicare una situazione di pericolo? Ci sono ancora troppi dubbi.

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