Salone auto, la Procura di Torino che ha aperto l’inchiesta dopo l’incidente che ha visto coinvolte ben 12 persone: le ultime a riguardo.
Nel momento in cui ci sono grandi eventi, l’attenzione anche dal punto di vista mediatico è sempre alle stelle in maniera del tutto inevitabile. Nel momento in cui qualcosa non va per il verso giusto, come si suol dire, le conseguenze sono enormi anche in termini di visibilità e di cassa di risonanza di cui godono le notizie. Rientra certamente in questa categoria fin qui esposta il Salone Auto di Torino, che quest’anno ha dovuto fare i conti con un incidente di cui avrebbero volentieri fatto a meno tutte le parti in causa. Dagli organizzatori fino ai feriti.
Quanto accaduto domenica 15 settembre ha davvero dell’incredibile. Una Lancia 037 da rally, nella location suggestiva di piazza San Carlo, si è andata a schiantare contro le transenne dietro le quali c’erano tante persone che hanno riportato delle lesioni più o meno gravi. I profili in questione erano lì per assistere alla parata ed ora difficilmente dimenticheranno questo episodio che si sarebbe potuto trasformare in una autentica tragedia. E sul quale ora la Procura di Torino ha aperto una indagini per vederci chiaro a riguardo.
Come da prassi, la Polizia Municipale ha trasmesso alla Procura di Torino le tante querele che sono arrivate in maniera del tutto inevitabile dopo quanto accaduto. Il reato che viene contestato è quello di lesioni colpose ed allo stato attuale delle cose indirizzo di queste denunce è la pilota che si trovava al volante del veicolo che ha travolto la transenna e le persone che erano dietro di essa. Va appurato, ovviamente, che cosa è accaduto.
L’avvocato della pilota, il cui nome è Barbara Riolfo, in una intervista concessa a TorinoToday.it, ha spiegato come ci sia stata da parte della sua assistita una totale apertura nei confronti di tutte le vittime. Esse, infatti, sono invitate a rivolgersi allo studio legale in questione con sede ad Alba per procedere con i risarcimenti danni nel minor tempo possibile. Tanto rammarico, ovviamente, per un episodio che avrebbe potuto avere delle conseguenze ancora più gravi. Insomma, nessuna fuga rispetto alle responsabilità per questo episodio.
Barbara Riolfo, 47enne braidese, gestisce insieme a suo marito una ditta che si occupa proprio, per l’appunto, proprio di restauro di veicoli d’epoca. La speranza è che tutte le dodici persone coinvolte in questo incidente al Salone Auto di Torino possano tornare presto alla normalità.
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