Aveva rifiutato il bypass gastrico, come è cambiata la vita di Mark Rutland, il paziente di Vite al Limite

Ricordate Mark Rutland, uno dei pazienti del programma tv Vite al Limite? Aveva rifiutato l’intervento bariatrico: come sta oggi.

Vite al Limite è un programma televisivo americano che nell’ultimo decennio ha riscosso un successo clamoroso in tutto il mondo. In Italia, trasmesso su Real Time, è diventato un programma cult. Nella clinica di Huston, in Texas, il dottor Younan Nowzaradan, specializzato in chirurgia vascolare e chirurgia bariatrica, cerca di aiutare i suoi pazienti, tutte persone affette da gravissima obesità.

L’obesità di cui soffrono i pazienti che decidono di rivolgersi alla clinica di Nowzaradan è gravissima e condiziona pesantemente la loro qualità di vita, talvolta conducendoli alla morte. Tante persone, dunque, per tornare a vivere sereni, decidono di intraprendere un lungo e faticoso percorso di dimagrimento, come Mark Rutland, uno dei pazienti ricoverati lo scorso anno, nell’undicesima edizione dello show. Mark aveva rifiutato l’intervento bariatrico, ma oggi come sta?

Come sta oggi Mark Rutland, il paziente del Dottor Nowzaradan che aveva rifiutato l’intervento chirurgico

Arrivati a un certo punto del percorso di dimagrimento, i pazienti di Nowzaradan, dopo essere dimagriti per una buona percentuale del loro peso, si devono sottoporre a un intervento bariatrico, per ridurre lo stomaco, altrimenti non riuscirebbero a perdere i chili in eccesso rimanenti. Si tratta di un intervento molto delicato, e in certi casi subentrano delle complicanze che ne mettono a repentaglio la vita.

Alcuni pazienti del programma, dopo l’intervento, non sono riusciti a riprendersi, alcuni sono addirittura morti. Si tratta di persone dalla scarsissima qualità della vita, debilitate dall’enorme peso che non permette loro neanche di muoversi. Tra questi, c’era anche Mark Rutland, apparso nell’undicesima stagione dello show televisivo, un simpatico e giovane uomo, disperato per la sua condizione di salute estrema.

Anche Mark si era rivolto a Nowzaradan per tornare ad avere una vita normale. Ricoverato in clinica, dopo aver superato i 320 kg, l’uomo aveva iniziato il percorso di dimagrimento, perdendo molti chili. Assistito da Dottor Nowzaradan, Mark aveva perso circa 50 chili in poco tempo, grazie a un’alimentazione bilanciata e all’esercizio fisico. Aveva iniziato col piede giusto.

La grande forza di volontà di Mark Rutland, paziente del dottor Nowzaradan

Grazie al suo impegno costante e ai progressi raggiunti, il chirurgo aveva proposto al paziente di sottoporsi all’intervento di chirurgia bariatrica, tappa obbligatoria per poter tornare ad avere un fisico in salute. Una tappa che non tutti i pazienti riescono a raggiungere, proprio perché i primi risultati sono deludenti. Mark Rutland, però, aveva iniziato sin da subito un percorso soddisfacente.

Contattato per sottoporsi a bypass gastrico, inaspettatamente, il paziente aveva rifiutato l’intervento, lasciando a bocca aperta tutti quanti, persino Nowzaradan. Il fatto è che Mark aveva iniziato a prendersi delle belle soddisfazioni: lo sport gli stava piacendo, inoltre stava riuscendo a combattere la fame. Come aveva deciso di proseguire?

Il percorso di dimagrimento di Mark Rutland, paziente a Vite al Limite

Aveva deciso di affrontare la dieta con tutte le forze e in maniera autonoma. Il chirurgo e la sua famiglia avevano provato a fargli cambiare idea, ma lui aveva già deciso: avrebbe proseguito da solo, impegnandosi ogni giorno per tornare in salute. Aveva lasciato il programma ammettendo voler capire se poteva farcela da solo. Ma oggi, a distanza un anno, come sta?

Come si può notare della foto pubblicata sul suo profilo Instagram, Mark è dimagrito tantissimo, si allena tutti i giorni, adora la palestra, adora correre al parco ed è tornato a vivere una vita normale, per la gioia sua e dei suoi familiari. La sua è stata (e continua a essere) una sfida durissima, e sembra che Mark si stia comportando da vero guerriero, dimostrando una grande forza di volontà.