Troppo comunemente vengono commessi questi 10 errori: quel che pochi sanno, è che contribuiscono ad un sonno irregolare che non permette di recuperare energie.
L’insonnia può a volte essere causata da circostanze assolutamente evitabili, che vengono a crearsi per colpa di abitudini sbagliate. Basterà individuarle ed eliminarle dalla propria routine per riacquisire la capacità di riposare nel modo più adeguato, tornando a recuperare energie da notti di buon sonno ristoratore.
Svegliarsi di continuo, avere dei dolori la mattina, riscontrare difficoltà a prendere sonno sono tutti sintomi che suggeriscono che si stanno compiendo azioni sbagliate che portano l’organismo a perdere l’equilibrio giusto che favorisca il riposo e il recupero di energie (guarda anche questo trucco per riprendersi dopo una nottata insonne). Dormire male ha delle conseguenze sul corpo e sul benessere mentale della persona: questo rende necessario intervenire prontamente per correggere gli errori che si commettono.
Il Guardian ha provveduto ad intervistare alcuni esperti e dalle conversazioni sono emersi 10 errori molto comuni che comportano un impatto negativo sulla capacità del corpo di abbandonarsi ad un sonno rigenerante. Prima di tutto, va considerato che ogni persona ha uno specifico fabbisogno di sonno che varia in base alle proprie esigenze. Gli esperti raccomandando una media tra 7 e 9 ore di sonno per ciascuna notte: è fondamentale imparare a conoscersi per saper identificare quale tempo di recupero sia necessario al proprio organismo. Lo si comprende analizzando l’umore e lo stato di benessere il mattino successivo.
Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per il sonno. Mangiare troppo presto o troppo tardi può ostacolare il riposo: sia andare a letto con la sensazione di fame, sia addormentarsi appesantiti o in preda ai bruciori di stomaco. Tra le abitudini più nocive in assoluto e nemiche del riposo notturno, vi è quella relativa all’utilizzo del cellulare o della televisione prima di andare a dormire. Può sembrare inevitabile ma si tratta di un’abitudine da perdere, perché la luce dei dispositivi va ad influire sul normale ciclo sonno-veglia e il cervello non rilascia tutti i mediatori che favoriscono il sonno.
Dormire è strettamente legato persino allo stato fisico ed emotivo che si ha mantenuto durante la giornata. E’ importante sapersi dedicare dei momenti di relax per smaltire le tossine accumulate. Sono consigliati tra i 30 e i 60 minuti di benessere da regalarsi ogni giorno, soprattutto prima di andare a dormire. Ancora, può apparire salvifico il famoso riposino pomeridiano per recuperare un po’ di energie. In realtà, dormire troppo durante il giorno va ad influenzare il sonno notturno. Non si dovrebbe mai superare la mezz’ora di tempo con il riposo del pomeriggio.
Occhio a cosa si fa nel letto. Addirittura, lo smart working ha portato con sé l’abitudine di lavorare da sdraiati a letto. Passare troppo tempo svegli nel letto può costituire un errore perché il corpo si abitua a restare sveglio in quella specifica circostanza. Il cervello deve associare il letto unicamente al sonno. Anche se ci si sveglia nel cuore della notte, è preferibile alzarsi e rilassarsi finché non torna la sonnolenza.
Nonostante la routine dei giorni feriali porti a dormire meno, pensare di recuperare tutto nei giorni di riposo non è una buona idea. Quando si dormire troppo spesso meno di 7 ore a notte, è difficile rimuovere tutti i disturbi correlati, come la sonnolenza, il malumore e la riduzione del grado di attenzione e vigilanza. Addirittura, non sono sufficienti 2 o 3 notti di recupero per ritrovare il giusto ritmo. Ancora, è bene seguire una routine regolare, evitando di andare a dormire ad orari sempre diversi. Vanno adottate delle abitudini da mantenere anche nei giorni di riposo dal lavoro.
E’ consigliabile evitare l’assunzione di troppa caffeina o sostanze eccitanti durante la giornata. Anche l’alcol, seppur dia una sensazione di stanchezza e assopimento, non contribuisce ad un sonno sano e rigenerante. Infine, va imparato a lasciarsi andare e non farsi condizionare dall’esigenza di dormire: pensieri di troppo possono portare corpo e mente a non rilassarsi e questo finisce per rovinare il sonno invece di favorirlo.
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