Un quesito sorge spontaneo: per avere successo è meglio concedersi poche ore di sonno o no? La risposta arriva da alcuni studi.
Mattinieri o nottambuli, questo è il dilemma? Una domanda che molti si pongono è: qual è la chiave del successo e, soprattutto, cosa c’entra il sonno? Ce lo siamo sentiti dire innumerevoli volte: riposare è fondamentale! Eppure, sulla questione, la rivista The Econimist ha svolto un’inchiesta, basandosi su un sondaggio e quello che è emerso non lascia dubbi: due amministratori di grandi aziende americane su tre si sveglia molto presto la mattina.
Un dato che ci lascia un po’ perplessi, il riposo per queste grandi personalità è messo in secondo piano. Non si sacrifica solo il sonno, ovviamente, ad essere messe da parte sono anche altre cose, insomma senza girarci intorno per avere successo bisogna essere performanti in questa società senza che vi siano “ostacoli”.
Dormire? Farebbe perdere tempo
Gli amanti del dormire potrebbero storcere il naso, eppure la chiave del successo potrebbe essere proprio questa: dormire meno per raggiungere grandi risultati. A tal proposito, però, non si può non citare una ricerca condotta dall’Università di Torino. Cosa è emerso? Chi dorme meno ha la sensazione di sentirsi più felice, ma è più stressato, fattore che alla lunga potrebbe essere un problema per la salute.
Non è finita qui, però: per avere una vita di successi, bisogna anche dedicarsi a sé stessi. In che modo? Dedicandosi a discipline come pilates e yoga. Insomma, una vita di fretta che comincia, quando il resto del mondo ancora riposa.
Gli amanti del riposo che ruolo hanno?
C’è chi al contrario, però, ama “la vita lenta”. Alzarsi senza fretta e godersi la giornata, assaporando minuto dopo minuto, sono tanti quelli che vivono così, ma a discapito di cosa? A rispondere al quesito ci pensa uno studio condotto dall’Università di Oulu (Finlandia), che ha scoperto: chi si alza più tardi guadagna il 4% in meno rispetto a chi esce di casa molto presto.
Non possiamo poi non dire che per loro inizieranno ad essere utilizzate parole non piacevoli come: pigri e ritardatari. Parole che sul posto di lavoro potrebbero pesare e non poco. Non potevamo, però, guardare anche al rovescio della medaglia: secondo un’altra ricerca scientifica le persone che riposano meglio sono molto più felici e dedicano molto più tempo alle cose che amano. Insomma, due abitudini che si trovano agli antipodi, ma se la chiave giusta per una vita ricca di soddisfazioni e legami sani fosse quella di rispettare i propri tempi senza chiedere troppo a sé stessi? In fondo, si sa la vita è una sola e non la si può perdere a correre, si rischia così di non rendersi conto di quello che si stringe fra le mani.