Camionisti e conducenti di mezzi pesanti: qual è la novità che arriva con il Decreto salva infrazioni. Un’integrazione interessante a favore del guidatore
Lo scorso 16 settembre 2024 sulla Gazzetta ufficiale è stato pubblicato il Decreto salva infrazioni elaborato per chiudere alcune procedure di infrazione e casi di pre-infrazione mosse a livello europeo che coinvolgono lo Stato italiano in merito alla normativa sui trasporti.
Tra gli aggiornamenti apportati dal decreto in materia di trasporti c’è anche quello che riguarda i camion ed i mezzi pesanti su strada, in particolare per quello che riguarda i controlli al tachigrafo. Si tratta di una integrazione fatto dell’articolo 6 del decreto.
Novità sul tachigrafo: cosa devono sapere i camionisti
Tra gli aggiornamenti della normativa sui trasporti che chiama in causa camion e mezzi pesanti su strada, c’è quello dall’articolo 6 del decreto legislativo n.144/2008, sotto forma di un comma 1-bis. Una disposizione che consente di sanare la procedura di infrazione n. 2022/0231 relativa al mancato recepimento di alcune norme della Direttiva UE n.1057/2020.
Si tratta di una integrazione che consente ai conducenti di camion e mezzi pesanti, sottoposti a controllo stradale, di recuperare la documentazione che manca prima che la procedura venga chiusa.
Il controllo al tachigrafo resta. Per comprovare che questo sia stato usato correttamente, qualora ci fosse qualche dato che non quadra, l’autista deve essere messo da parte degli agenti in condizione di potersi rivolgersi agli addetti che si trovano nell’ufficio aziendale per ricevere le prove che tutto sia in regola. Un’agevolazione che mira ad evitare sanzioni, anche pesanti, relative ad errori documentali o tecnici che non dipendono dal trasportatore ma dall’azienda.
Cosa dice il decreto
Nel decreto si legge, nello specifico, che il conducente è autorizzato “ad acquisire, anche tramite la sede centrale, il gestore dei trasporti o qualunque altra persona o entità, prima della conclusione del controllo su strada, le eventuali prove mancanti a bordo, idonee a documentare l’uso corretto delle apparecchiature tachigrafiche”.
Si specifica, infine, che “Ciò non pregiudica gli obblighi del conducente di garantire l’uso corretto delle apparecchiature tachigrafiche”. Potremmo definire, dunque, l’integrazione effettuata al decreto come una l’inserimento di una sorta di “aiuto da casa” simile a quello che si vede nei quiz in tv. Ai conducenti dovrà essere concessa una “seconda possibilità” nel caso in cui tutti i dati del tachigrafo non siano chiari.