Proseguono gli episodi di violenza all’interno delle carceri italiane, alle Vallette di Torino due episodi gravissimi negli ultimi giorni.
Proseguono gli episodi di violenza nelle prigioni italiane, che negli ultimi tempi si sono intensificati, con i detenuti in protesta contro gli agenti di Polizia. Solo nel carcere delle Vallette di Torino ci sono stati due episodi gravi nell’ultima settimana, con agenti brutalmente aggrediti all’improvviso, senza alcuna motivazione, da alcuni detenuti.
Nel primo caso, un detenuto, in apparente stato confusionale, è saltato addosso a un agente di Polizia, colpendolo furiosamente con calci e pugni, dopodiché, dopo aver atterrato l’agente, l’uomo ha creato il panico all’interno del carcere, minacciando tutto il personale e creando danni importanti alla struttura, distruggendo le telecamere di sicurezza e rovesciando armadietti.
Ancora violenza nelle prigioni italiane: situazione degenerata nel carcere delle Vallette di Torino
Il secondo caso è accaduto ieri mattina, sabato 21 settembre, sempre nel carcere delle Vallette, quando un detenuto nigeriano ha aggredito gli agenti. Le Forze dell’Ordine stavano scortando un gruppo di detenuti in un altro penitenziario regionale, quando, approfittando delle operazioni di trasferimento, l’uomo ha aggredito con violenza degli agenti, colpendoli a spallate e morsi.
Il nigeriano ha spinto a terra due agenti, accanendosi contro uno dei due, picchiandolo e mordendolo. Cinque poliziotti sono rimasti feriti, quattro dei quali hanno presentato lividi e segni di morsi su braccia e gambe. Ricoverati nell’ospedale Maria Vittoria di Torino, i cinque agenti sono stati subito dimessi.
Fortunatamente, le loro ferite si rimargineranno nel giro di pochi giorni. Il segretario generale dell’Osapp, sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria, Leo Beneduci, ha commentato l’accaduto con parole forti, ammettendo che il carcere di Torino è purtroppo in preda al caos e conta numerose aggressioni ogni anno.
Violenza nel carcere torinese: cinque agenti feriti a morsi da un detenuto
La colpa è dei pochi agenti rimasti, i quali non riescono a gestire tutti i detenuti. L’episodio di ieri non è stato un’eccezione, ma conferma lo stato di pericolo in cui versa l’ospedale torinese già da diversi anni. Solo poche settimane fa, lo scorso luglio, nello stessa struttura era accaduta una grave violenza.
Beneduci ha rivelato che “nei primi nove mesi dell’anno, il carcere ha subito ben 46 aggressioni, con 71 agenti di Polizia feriti, un record nella storia del carcere torinese”. Il segretario dell’Osapp accusa le istituzioni di ignorare il problema e di non intervenire per porvi rimedio, nonostante le visite di alcuni Partiti.
Le condizioni critiche degli ospedali piemontesi: l’appello del Sindacato della Polizia Penitenziaria
Nonostante l’emergenza, non è ancora stato nominato un comandante di reparto titolare a Torino. Il carcere di Torino, così come quelli di Cuneo e di Ivrea, versano in condizioni critiche, ma nessuno interviene, sottraendo ogni anno personale per smistarlo in altre strutture meno pericolose della Regione Piemonte.
La Polizia Penitenziaria delle Vallette continua a svolgere il suo lavoro con coraggio e professionalità, affrontando quotidianamente problemi di vario genere. Le aggressioni degli ultimi giorni, però, non fanno altro che evidenziare le condizioni di criticità in cui versano molte prigioni in tutta Italia. Ci sono poche strutture e ci sono pochi agenti, a fronte di detenuti sempre più numerosi.