Arriva una novità sostanziale nell’inchiesta sull’eredità dell’avvocato Agnelli: è stato disposto un maxi sequestro, pari a 74,8 milioni di euro, per i fratelli Elkann e altri due indagati nell’ambito della vicenda.
Sono 74,8 i milioni di euro a cui ammonta il valore degli immobili e del denaro confiscato dalla magistratura di Torino nell’ambito dell’inchiesta sull’eredità dell’avvocato Giovanni Agnelli. Le forze dell’ordine hanno disposto per questo patrimonio un sequestro preventivo alla confisca: la decisione è arrivata ieri venerdì 20 settembre.
Al centro dell’inchiesta ci sono Gianluca Ferre, commercialista e oggi presidente della Juventus, i fratelli Elkann, Lapo, Jhon e Ginevra, e il notaio di origini svizzere Urs von Grüningen. Quest’ultimo si è occupato del testamento della moglie di Agnelli, Marella Caracciolo, deceduta all’età di 92 anni nel 2019. I soggetti coinvolti sono accusati dalla guardia di finanza di dichiarazione fraudolenta e truffa a danno dello Stato.
Marella Caracciolo è la nonna degli Elkann e madre di Margherita Agnelli, colei che ha dato il via alla vicenda. Tutto è partito dalla casa della moglie dell’avvocato: questa era stata dichiarata essere in Svizzera, dal 2010 al 2019, ma dalle indagini è emerso, invece, come si trovasse a Torino. Quindi, quella svizzera era solo una residenza fittizia (in questo articolo trovi un approfondimento sulle proprietà della famiglia Agnelli).
In seguito ad alcune indagini è stato proprio confermato come in effetti la dimora della Caracciolo non fosse in Svizzera. La scoperta confermerebbe la versione accusatoria, secondo la quale la finta residenza era solo uno dei tasselli di un piano ben architettato a regola d’arte, con lo scopo di sottrarre un cospicuo patrimonio alle leggi fiscali e di successioni previste in Italia.
Nella casa degli indagati è stato rilevato un memorandum con riportate tutte le azioni volte a far ricondurre la casa della Caracciolo in Svizzera. A questo punto è partito il calcolo per quantificare le somme da sequestrare, basandosi sui redditi non dichiarati al fisco nell’ultimo anno di vita della moglie dell’avvocato, a cui si aggiungono altri elementi da considerare come per esempio i tributi evasi sulle imposte di successione e sulle donazioni. Ora le accuse che vertono contro gli Elkann e gli altri due indagati sono molto pesanti e riguardano la dichiarazione fraudolenta e la truffa ai danni dello Stato. I 5 avrebbero creato una residenza fittizia alla moglie di Agnelli per nascondere il suo patrimonio al fisco.
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