Il Torino dopo 5 giornate è capolista solitario della Serie A: l’ultima volta che successe, poi i granata vinsero lo scudetto.
Complice la sconfitta dell’Inter nel derby di Milano, il Torino resta sorprendentemente capolista in solitaria nella classifica di Serie A: undici i punti conquistati dai granata, frutto di tre vittorie e due pareggi, due i punti di vantaggio sui cugini della Juventus, restata a secco di gol per la terza giornata consecutiva. Insomma, in città, sponda granata, si fa festa ed è anche legittimo continuare a sognare.
Il Toro guida da solo la classifica dopo 5 giornate per la prima volta dopo 47 anni e questo traguardo ha portato entusiasmo tra giocatori, tifosi e il presidente Urbano Cairo, che ha celebrato il momento sui social. L’allenatore Paolo Vanoli ha elogiato la prestazione della sua squadra, sottolineando il buon lavoro svolto nonostante alcune difficoltà. Tuttavia, Vanoli invita alla cautela, invitando ad andare un passo alla volta.
Gli eroi dello scudetto del Torino 1975-1976
Il momento magico anche per l’allenatore, esordiente in Serie A, comunque continua: dopo essere stato scelto come allenatore del mese di agosto, con questi numeri potrebbe bissare anche a settembre. Del resto, dopo quasi mezzo secolo, in città per una volta festeggia la sponda granata, poi andremo a vedere come andrà a finire, sta di fatto che così in alto il Torino non ci finiva dallo scudetto 1975-1976.
L’insuperabile Luciano Castellini
In porta, tra gli eroi di quello scudetto, c’era Luciano Castellini, che fece registrare un record invidiabile, 517 minuti senza subire gol, record battuto solo qualche anno fa da Salvatore Sirigu. Oggi Castellini fa l’allenatore, è stato a lungo nello staff tecnico dell’Inter con diversi ruoli e ha anche allenato i nerazzurri per un paio di partite, nella stagione 1996-1997. Vive a Menaggio, sul lago di Como.
Il libero Vittorio Caporale
Singolare è la vicenda di Vittorio Caporale, il libero di quello scudetto: di lui non si hanno notizie da molti anni, sebbene sappiamo che una volta lasciato il calcio professionistico e si è trasferito a Udine, per lavorare nell’azienda del fratello. La sua passione per il Torino rimane intatta e già in un’intervista del 1981 sosteneva che i granata sarebbero tornati vincenti. Oggi una pagina Facebook porta il suo nome e i suoi ricordi.
Il dramma di Fabrizio Gorin
Una triste vicenda è quella di Fabrizio Gorin: iniziò la carriera calcistica nel Mestre e, dopo un provino fallito con la Juventus, fu acquistato dal Vicenza nel 1973, dove si affermò in Serie A. Successivamente passò al Torino, contribuendo con 12 presenze allo scudetto del 1976. Ha militato anche in Genoa, Palermo, Prato e Fano e ha fatto l’allenatore dopo il ritiro, fino alla morte a soli 48 anni per una leucemia fulminante.
I due scudetti di Roberto Mozzini
Roberto Mozzini rappresenta una grande eccezione di quel Torino, perché è forse l’unico calciatore della rosa ad aver vinto due scudetti: oltre a quello coi granata nel 1976, vinse il secondo con l’Inter nel 1979-1980, segnando anche il gol decisivo per la vittoria matematica del titolo contro la Roma. Con l’Inter raggiunse le semifinali di Coppa dei Campioni l’anno successivo. Oggi fa l’allenatore.
Eraldo Pecci, ancora oggi uno dei più amati
Negli anni è diventato un volto popolarissimo anche in televisione Eraldo Pecci, romagnolo e cresciuto col Bologna, dove tornerà a fine carriera: dopo essersi ritirato, il calciatore divenne commentatore TV, facendo spesso coppia con Bruno Pizzul nelle telecronache delle partite della nazionale. Oggi è anche editorialista e ha scritto due libri sulla sua esperienza da calciatore.
Claudio e Patrizio Sala, due colonne portanti
Sebbene portino lo stesso cognome, Claudio e Patrizio Sala non hanno alcun rapporto di parentela, ma senza dubbio nell’anno della vittoria dello scudetto del Torino ebbero entrambi un ruolo fondamentale: il più anziano dei due era il capitano di quella formazione e coi granata ha giocato per undici stagioni, tant’è che ancora oggi è il quarto calciatore con più presenze nella storia del club.
Il recordman Renato Zaccarelli, al Torino anche da allenatore
Nella classifica dei giocatori del Torino con più presenze, davanti a Claudio Sala c’è un altro eroe dello scudetto del 1976, ovvero Renato Zaccarelli: lui di partite in maglia granata ne ha giocate addirittura 318 in Serie A e il Torino lo ha anche allenato prima nel 2003 e poi nel 2005, in tutto per 13 partite, senza mai pareggiare. Successivamente è stato anche commentatore sportivo Sky in coppia con Antonio Nucera.
Graziani e Pulici, i gemelli del gol
Non potevamo infine scordarci di Ciccio Graziani e Paolino Pulici, che a Torino hanno vissuto degli anni incredibili: il primo ha vinto una volta il titolo cannonieri, il secondo addirittura per tre volte, una delle quali proprio nell’anno dello scudetto. Ciccio Graziani è oggi un personaggio mediatico che non ha bisogno di troppe presentazioni, Paolino Pulici – recordman di gol col Toro – è stato anche in tour con gli Statuto.