Si chiama ricostituzione della pensione e si tratta di un processo di verifica aggiornata dell’esatto importo dell’assegno pensionistico.
Non molti hanno sentito nominare il termine “ricostituzione”, ma è un procedimento legato all’importo della pensione. In pratica, si tratta di una verifica aggiornata sull’importo effettivo dell’assegno pensionistico, tramite un’analisi della propria situazione, prendendo in esame anche i contributi non dichiarati e che non compaiono all’interno dell’Estratto Conto Previdenziale.
Grazie all’inserimento di questi contributi mai dichiarati, è possibile effettuare il ricalcolo dell’importo legato alla pensione. Si può sfruttare questa opportunità in svariate condizioni, ed è importante farlo per aumentare l’importo che si percepisce mensilmente dall’INPS. Scopriamo di più su questo procedimento. Come si effettua la ricostituzione della pensione?
Come accennato, sono diversi i casi in cui è possibile sfruttare la ricostituzione della pensione. Ad esempio, tra le casistiche rientrano le pensioni di reversibilità, soggette a ricalcoli successivi alla loro liquidazione per effetto dei redditi percepiti durante l’anno. Oppure per i lavoratori autonomi, come freelance, artigiani e commercianti, i quali vedono il ricalcolo automatico del proprio assegno.
In altri casi, invece, è possibile venire a conoscenza di contributi collocati precedentemente al periodo della liquidazione, quindi che non sono stati presi in considerazione, ma che l’INPS ha registrato comunque all’interno dei propri archivi. E poi c’è la contribuzione figurativa, da ricongiunzione non presente in Estratto, o gli errori di calcolo che capitano spesso quando si effettuano i calcoli per la liquidazione.
Dunque, la ricostituzione della pensione è un ottimo intervento da sfruttare. Anche se la pensione è stata erogata, è possibile comunque farsi accreditare contributi mai dichiarati. Questa opzione arriva in soccorso dei pensionati per via di molteplici fattori, in modo tale da poter recuperare contributi versati e perduti per diverse cause.
Il ricalcolo può avvenire anche dopo l’erogazione della liquidazione, integrando gli importi mancanti nella pensione mensile, oppure tramite bonifico aggiuntivo alla liquidazione stessa. Inserendo i contributi non versati in precedenza nell’Estratto Conto Previdenziale, si consente di ricalcolare l’importo dell’assegno pensionistico. A proposito di calcolo, a quanto ammonta l’assegno con uno stipendio da 1.500 euro.
Dunque, il pensionato, anche se ha già ottenuto la pensione, ha la possibilità di farsi accreditare posizioni non dichiarate prima. La ricostituzione è fondamentale per effettuare una verifica effettiva sulla pensione percepita. Effettuare una verifica previdenziale periodica può essere di aiuto per monitorare costantemente la propria contribuzione, per recuperare denaro che altrimenti si perderebbe ed evitare eventuali errori nel calcolo.
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