Fontanelle verdi e con la testa di toro, impossibile non notarle quando si cammina per Torino: qual è la loro storia

Passeggiando per Torino è impossibile non fare caso alle sue bellissime fontanelle, disseminate in tutta la città: qual è la loro storia?

Ogni città ha le sue caratteristiche e palesa i suoi simboli, e Torino non fa eccezione, anzi. Il Capoluogo piemontese è colmo di immagini misteriose e di simboli arcani, e la sua bellezza è determinata anche da questi piccoli ma importanti particolari. Ad esempio, una delle caratteristiche che affascina di più i turisti che visitano la città sono le tipiche fontanelle torinesi, chiamate Toret.

fontana torinese simbolica
Una delle fontane di Torino (Lavoceditorino.it)

Le fontanelle Toret identificano lo spirito e il simbolismo della città di Torino. Queste, sono tantissime e disseminate in tutta l’area urbana e, pur presentando qualche variazione estetica, recano obbligatoriamente tutte quante l’effigie di un toro, l’animale simbolo della città. Ma qual è la loro origine? Scopriamo qualche piccola curiosità su queste belle e curiose fontane.

Qualche curiosità sull’origine delle fontanelle Toret di Torino: perché hanno questa estetica

Le fontanelle Toret presentano forme e colori inconfondibili. Sono tutte tendenti al colore verde, e ovviamente tutte raffigurano la testa di un toro, l’animale simbolo della città di Torino. Prodotte a partire dalla metà del 1800, esattamente dal 1861, le fontanelle sono state disposte in punti strategici, perfettamente riconoscibili, per indicare dove scorreva l’acqua potabile.

Fontanella a Torino con l'effige di un toro
Fontanella con testa di toro (Lavoceditorino.it)

La disposizione delle fontane, dunque, non è casuale, e negli anni Sessanta dell’800 ne sono state ordinate quattro a settimana, per poter coprire 81 luoghi della città. Ma per quale motivo sono state battezzate con il nome di Toret? La risposta è davvero semplice: in dialetto piemontese, questo termine significa “piccolo toro”.

Costituite da ghisa, le fontane presentano raffinati disegni e fregi. La loro forma, poi, presenta sempre una volta semicircolare. Al centro si trova la testa del toro, mentre in basso è presente una grata, per far defluire l’acqua e abbeverare gli animali.

Storia delle fontanelle torinesi con la testa di toro

Le fontanelle Toret sono state una grande innovazione, per permettere a uomini e animali di dissetarsi, fornendo acqua potabile in tutta la città. A Torino, si contano in totale circa 800 fontanelle. Già nei primi anni del 1900 in città si trovavano centinaia di fontane, tutte disposte strategicamente.

Era talmente tanta la richiesta per la loro installazione che, all’epoca, il Comune aveva deciso di cambiare fornitore, ingaggiando la Fonderia Pinerolese di Frossasco, per avviare una produzione abbondante. Nei primi decenni del 1900 le fontane Toret erano presenti a centinaia, soprattutto nei luoghi dove si tenevano i mercati, nei parchi pubblici e lungo i viali alberati dal grande passaggio.

Imbattersi in una di queste fontane, quando si passeggia per Torino, è alquanto semplice. Tra l’altro, esistono persino mappe online da consultare per individuarle, e per segnalare eventuali guasti o atti vandalici. I cittadini torinesi sono molto legati ai Toret, poiché questi rappresentano il simbolo stesso della città. Tra l’altro, le fontanelle sono importanti nella quotidianità, non solo per il folklore, perché forniscono acqua in caso di emergenza.

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