Per la serie piove sempre sul bagnato, arriva una imposta in aggiunta alle altre che ci tocca pagare, bollo auto in primis.
Ogni governo che si trova nella situazione di reggenza sostiene di essere il migliore possibile. E l’Esecutivo Meloni non ha fatto eccezione, in tal senso. Utilizzando più casse di risonanza di diverso tipo – da certi quotidiani a certe trasmissioni televisive – la premier Giorgia Meloni ha rivendicato tutte le cose buone fatte. Il tutto senza ovviamente porre l’accento su altri aspetti controversi. Perché a chiunque capita di riuscire in delle cose e di riuscire meno – diciamo così – in altre. Nonostante quanto la prima ministra dica, delle criticità ci sono anche da quando lei è alla guida dell’Italia.
Il fatto è che alcune problematiche non possono essere risolte dall’oggi al domani. Per alcune questioni ci vorrebbero decenni, se non fosse poi che, da un governo all’altro, alcune cose vengono puntualmente annullate e riscritte da zero. E quindi ci troviamo sempre allo stesso punto, ed a politici che puntualmente sorridono alle telecamere ed affermano che favoriranno l’occupazione, la creazione di nuovi posti di lavoro, la crescita economica e l’abbassamento delle tasse.
Quando invece il politico ideale dovrebbe lavorare in silenzio, alla larga dalle luci della ribalta, con uno stipendio massimo senza benefit eccessivi (e con buona pace di quanto vada dicendo l’onorevole Fassino) e senza perdere la percezione della realtà. Perché molti politici non sembrano avere una idea chiara di quelle che sono le difficoltà quotidiane della gente. E riguardo alle tasse, occorrerebbe fare meno retorica, perché altrimenti si rischia un effetto boomerang in termini di immagini. Mai parlare di tagli delle imposte, specialmente se, come adesso, ne è appena stata creata una dal nulla. E proprio Giorgia Meloni ha avallato il tutto.
In molti vorrebbero che il bollo auto sparisse (ma è anche possibile pagarlo a rate) visto che viene ritenuta una tassa ingiusta. Per quale motivo pagare per qualcosa che è già mio? Fatto sta che ora, oltre al versamento di quei circa 100-200 od anche più euro all’anno bisognerà versare altri 77,47 euro. La decisione è già definitiva, con il voto positivo del governo Meloni arrivato nelle scorse ore. Il discorso fa riferimento all’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, con la scadenza per questo pagamento che è fissata a breve.
C’è un nuovo ddl nell’ambito del Decreto Semplificazioni che include la possibilità di compiere dei pagamenti cumulativi fino ad un massimo di 5mila euro, interessi e more eventuali inclusi. L’imposta di bollo va obbligatoriamente onorata sulle fatture emesse, escluse o che non presentano imponibilità IVA con un costo superiore a 77,47 euro.
C’è come scadenza il 30 settembre 2024 e per trovarsi sempre in regola il consiglio è quello di consultare il sito web dell’Agenzia delle Entrate. Qui esiste una sezione chiamata Fatture e corrispettivi, in cui potere prendere visione sia delle fatture non modificabili che di quelle che invece possono essere cambiate entro un breve lasso di tempo. È possibile pagare l’imposta di bollo mediante modello F24 o con addebito sul proprio conto personale.
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