IMU semplificata, cosa cambia e perché ce n’era un gran bisogno

Con l’approvazione del ddl che prevede un’IMU semplificata, il sistema accoglie un sostanziale snellimento e l’eliminazione di alcune zone grigie.

IMU semplificata, dal 18 settembre 2024 le modifiche preannunciate in materia sono diventate effettive. In tale data hanno trovato pubblicazione in Gazzetta Ufficiale le nuove introduzioni che riguardano l’imposta municipale propria. Tra le novità in merito spicca la facoltà, di Comune in Comune, di potere far scattare delle aliquote differenziate in base a situazioni particolari. Ad ogni modo la natura di questi correttivi ha lo scopo di facilitare il discorso relativo.

IMU semplificata dal 2025, che cosa cambia
Che cosa prevede l’IMU semplificata (lavoceditorino.it)

L’IMU semplificata va a facilitare ulteriormente quello che era il decreto pubblicato il 7 agosto del 2023. Particolare attenzione va a riguardare ora una certa tipologia situazionale. Ad esempio ci sono delle agevolazioni in precedenza non previste per gli immobili utilizzati dalle attività terziarie e dalle Onlus. Questo riguarda i soli immobili inseriti nella categoria di catasto D. Le aliquote potranno essere ridotte grazie ai servizi attribuiti dagli enti citati.

Molti altri aspetti contraddistinguono ora il ddl 2024 che parla di IMU semplificata. Tra questi, spicca quello inerente i fabbricati agricoli e gli immobili di lusso, che invece non potranno usufruire di aliquote diverse. Tutto ciò servirà a garantire una uniformità maggiore ed a rendere più semplice gestire l’imposta. Molte volte le aliquote cosiddette personalizzate finivano con il creare delle complessità e dei dubbi, che così invece verranno meno.

IMU semplificata, gli altri aspetti salienti

La già citata categoria catastale D, che ingloba fabbricati industriali e per il settore turistico, potranno godere di aliquote agevolate in certe situazioni. In base a rendita o superficie, accesso ai trasporti pubblici e presenza di altre attività commerciali od economiche, può scattare o meno una aliquota ridotta. La stessa cosa vale per le abitazioni concesse in affitto.

IMU semplificata dal 2025, che cosa cambia
Chiavi di casa (lavoceditorino.it)

In questo caso verranno prese in considerazione criteri quali la tipologia di contratto, la durata ed il reddito degli affittuari. A beneficiare di aliquote differenziate ci saranno anche i bed & breakfast, sempre in base ad alcuni parametri. E per i fabbricati in comodato influiranno sull’aliquota il tipo di attività ospitata, il numero di dipendenti, la tipologia e la potenza degli impianti energetici installati.

Con l’IMU semplificato entrano nelle tipologie di immobili ora considerate anche le abitazioni usate in maniera diretta dal soggetto passivo con determinati scopi sociali. Nelle specifico i centri di accoglienza per vittime di violenza, le case-famiglia e quant’altro. Per edifici danneggiati od inagibile a causa di disastri naturali è possibile anche avere un azzeramento. I Comuni italiani sono tenuti a rivedere le loro delibere in fatto di IMU entro questo anno solare, altrimenti dovranno attenersi all’applicazione delle aliquote standard pure per il 2025.

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