Intesa Sanpaolo decide di chiudere l’unico sportello ATM del paese e i cittadini organizzano una protesta collettiva, raccogliendo le firme.
A Bobbio Pellice, Comune della città Metropolitana di Torino, al confine con la Francia, c’è aria di protesta. Da qualche giorno, infatti, i cittadini stanno manifestando contro la banca Intesa Sanpaolo per la decisione di chiudere l’unica sede sul territorio, compreso l’ultimo sportello ATM del Paese, dal quale ogni giorno decine di cittadini di Bobbio, e anche dei paesi limitrofi, si recano per prelevare contanti.
Dopo la chiusura della sede, negli ultimi giorni, e che ha creato grande disagio in paese, adesso Intesa Sanpaolo ha annunciato la chiusura imminente anche dello sportello ATM, sfruttato anche dai vicini di Villar Pellice. Il cartello affisso alla vetrata della banca annuncia la disattivazione a partire dal 10 ottobre. Tutta Bobbio, poco più di 500 abitanti, è in protesta.
A essere preoccupato per la chiusura del bancomat di Intesa Sanpaolo è anche il sindaco di Bobbio Pellice, Mauro Vignola, il quale si schiera dalla parte dei suoi cittadini e contro la soppressione di un servizio fondamentale per la per la vita della città, per la comunità, per i turisti e per i commercianti.
Specialmente durante il periodo estivo, quando Bobbio si riempie di turisti e le famiglie si riuniscono per trascorrere qualche giorno insieme, la fila all’unico sportello ATM è lunga, dalla mattina alla sera. La banca, inoltre, è un punto strategico fondamentale per provvedere ai servizi essenziali di cittadini e turisti.
La sua chiusura creerà inevitabilmente un disagio enorme. Da queste parti, Intesa Sanpaolo sta smantellando, anno dopo anno, e dal 10 ottobre arriverà la chiusura definitiva. Se fino al 2020, la piccola sede segnalava la presenza di operatori, quindi di personale fisico, dopo la pandemia il locale ha iniziato a perdere personale.
Già dallo scorso giugno, la banca aveva annunciato al Comune la disdetta dell’affitto del locale che ospita la banca. Vignola è sconcertato, e trova assurdo che una banca così importante non riesca a garantire un servizio così elementare in una zona di montagna.
Proprio perché si tratta di un Comune di montagna, isolato, il bancomat resta di vitale importanza, per offrire i diversi servizi. A Bobbio si cerca con tutte le forze di mantenere attivo il servizio bancomat, nel frattempo si stanno raccogliendo le firme dei cittadini, per chiedere alla banca di tornare sui suoi passi.
Lunedì 7 ottobre, inoltre, è stata organizzata una manifestazione, in Piazza dei Caduti per la Libertà, proprio di fronte alla banca, per difendere un servizio importantissimo per tutti i cittadini e per la vita stessa del Comune. Chissà se Intesa Sanpaolo, a seguito delle proteste, ci ripenserà. Nel frattempo, la stessa Intesa Sanpaolo ha lanciato un allarme per la truffa in corso in questi ultimi mesi.
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