Tutti si chiedono come abbia fatto Samuel, ormai ex fidanzato di Chiara Petrolini, a non avere mai scoperto quanto di orrendo compiuto dalla ragazza.
Chiara Petrolini è responsabile della morte di due neonati che ha partorito nell’ultimo anno. Lei con tutta probabilità pensava che mai nessuno avrebbe scoperto ciò che ha fatto. Ma a Traversetolo, in provincia di Parma dove la 22enne insospettabile viveva assieme alla sua famiglia, giravano strane voci su di lei. Voci che anche il suo fidanzato, Samuel, più giovane di lei di due anni, deve avere sentito almeno una volta. Sono in tanti a domandarsi come abbia fatto il giovane a non essersi accorto non di una, ma di ben due gravidanze portate a termine dalla sua allora fidanzata.
La diabolica Chiara Petrolini è stata descritta dal gip di Parma come fredda, insensibile e capace di premeditare tutto quanto fatto. Con il serio rischio di potere commettere ulteriori atti di crudeltà se lasciata libera. Di Chiara Petrolini e di ciò che è successo ai due bimbi vissuti per pochissimo dopo essere fuoriusciti dal suo grembo, ha parlato proprio il suo ormai ex fidanzato, Samuel. Il ragazzo è intervenuto a “Le Iene” e non si è sottratto alle domande anche pesanti che gli sono state rivolte.
Lo ha fatto perché lui intende ribadire un concetto cruciale. E cioè che di Chiara Petrolini lui non è mai stato un complice e mai l’ha coperta in qualche modo. Di tutto quanto accaduto lui è una vittima. Con la differenza che è ancora vivo, mentre i suoi due figlioletti che non sapeva di avere avuto sono morti, ed anche in maniera atroce. Per uno dei due si parla di dissanguamento come causa della morte.
Cosa ha fatto Chiara Petrolini? Anche Samuel non ha mai scoperto nulla
La domanda è: cosa ha fatto Chiara Petrolini e come ha agito per riuscire a tenere nascosto il più possibile il suo segreto? Lei alla fine è stata scoperta, ad agosto inoltrato, e proprio mentre si trovava con la sua famiglia in vacanza negli Stati Uniti. Anche i genitori non si sono mai accorti di nulla, mentre ci sono dei sospetti su almeno due amiche della infanticida. Tra queste, una studia per diventare ostetrica. Perché agli inquirenti risulta quasi impossibile pensare che Chiara Petrolini abbia fatto tutto questo da sola, e per due volte.
Incredulo è pure Samuel, che confessa di avere avuto dei rapporti completi e non protetti con lei. Ma il fisico della ragazza, che è alquanto esile e filiforme, non è mai cambiato. Non c’erano ingrossamenti dei seni, del ventre, né c’erano segnali di malessere che spesso e volentieri caratterizzano i nove mesi di una gestazione. È inquietante poi un passaggio di Samuel su Chiara: “Non l’ho mai vista stare male, era una maschera“.
Cosa che conferma come lei fosse fredda, spietata. “Io avrei tenuto quei bimbi volentieri, senza che capitasse tutto questo”. Il loro legame sentimentale fu contraddistinto da una rottura. Un anno fa però Samuel e Chiara erano tornati insieme, e la 22enne rappresentava per lui un punto di riferimento. Quanto ha fatto ha tradito del tutto l’idea che Samuel si era fatto della sua fidanzata.
Il Gip: “Disprezzo totale della vita umana”
La fine provvisoria del fidanzamento durò un anno, nel frattempo il primo bambino si trovava già morto e sepolto nel giardino di casa Petrolini, a Traversetolo. “Mi richiamò ed io non seppi dirle di no”. Ed oltre alla apparente assenza di cambiamenti nel suo corpo, Chiara non è mai cambiata neppure nei suoi atteggiamenti.
Non ha mai denotato segni di nervosismo, di tormento interiore, e di questo Samuel – che sembra sincero – non riesce a darsi una spiegazione. “Lei diceva che prendeva la pillola, poi alle sue amiche ha detto di non prenderla più. Mentre a me lo ha tenuto nascosto”. Per finire, il giovane dice di ritenere che Chiara abbia agito così per il timore del giudizio della gente. Una cosa che l’ha sempre influenzata, qualsiasi cosa facesse. Lei ha fatto scena muta al cospetto degli inquirenti. E sul suo conto il Gip ha parlato di netto disprezzo della vita umana e di serio rischio di reiterazione.
