Liz Parrish, la paziente zero delle cure di ringiovanimento, appare come una ventenne, quando in realtà ha più di 50 anni; ecco i dettagli.
Capita a tutti prima o poi di guardarsi allo specchio, osservare per bene la pelle del viso, e notare qualche ruga di troppo che fino a qualche tempo prima non c’era. Oppure, capita osservando vecchie foto e fare il confronto su come siamo adesso. Il tempo passa e i segni sulla nostra pelle si vedono. Per alcuni può essere un vero e proprio malessere. Ecco perché c’è la voglia di tornare ad essere giovani. Ci sono delle cure sperimentali con l’obiettivo di fare proprio questo: ringiovanire la pelle.
Un’azienda, di cui fra poco parleremo, ha iniziato degli esperimenti per cercare di invertire il ciclo naturale della vita e, quindi, l’invecchiamento. La cura andrebbe ad agire sull’invecchiamento cellulare e, di conseguenza, sulle rughe che compaiono sul viso, sul collo, sulle mani, le parti più esposte, e in tutto il corpo. C’è anche la paziente zero, Liz Parrish, che ha avuto il coraggio di essere la prima a sperimentare su sé stessa questo trattamento. Ecco di che cosa si tratta e i risultati ottenuti fino ad oggi.
Liz Perrish è ormai famosa in tutto il mondo. Questo perché ha deciso di sottoporsi per prima alla sperimentazione legata al ringiovanimento della pelle. Ovviamente, non è una persona qualunque, ma ha molte competenze scientifiche e lavora nel campo farmaceutico. È amministratrice delegata dell’azienda biofarmaceutica BioViva.
Ed è proprio BioViva ad aver avviato questa nuova sperimentazione sul ringiovanimento delle cellule. L’azienda è nota da anni per l’impegno e per lo sviluppo tecnologico che sta impiegando su questo argomento. La loro ricerca è volta a remare contro l’invecchiamento cellulare che avviene in modo naturale con il passare del tempo.
La terapia genetica sperimentale è iniziata nel 2015 e Liz Perrish si è proposta come prima paziente in assoluto. Si tratta di una terapia mirata a fermare il fisiologico invecchiamento cellulare, ma non solo. L’obiettivo è anche quello di ripristinare la salute cellulare al suo livello ottimale.
BioViva sta investendo molto in questo progetto con l’utilizzo di tecnologia avanzata, cellule staminali e una collaborazione interdisciplinare che coinvolge esperti nei diversi settori. Elizabeth Parrish è ormai il volto che rappresenta tutto questo ed è anche il simbolo del dibattito che ne è scaturito.
“Ho 53 anni, ma ne dimostro 25“: è questa la frase che lei dice agli eventi e che è diventata il punto di partenza delle riflessioni inerenti all’etica e al passare del tempo. Per non parlare di quanto la tecnologia possa intervenire sulla naturale sequenza degli eventi. Insomma, è un argomento delicato e, al tempo stesso, di fortissimo impatto. Al momento i risultati sono visibili, ottimi, ma non è ancora stato dichiarato nulla: la sperimentazione è ancora in corso.
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