Riassumere l’esperto di IA è costato tantissimo a Google; cerchiamo di capire che cosa è successo e di che cifra si sta parlando.
Google è semplicemente un’azienda informatica statunitense, ma che ormai è diventata un colosso mondiale e tutti si avvalgono dei suoi servizi. Stiamo parlando di aziende e società, ma anche di liberi cittadini con una semplice ricerca in internet per quello che serve loro sapere. L’azienda si è resa protagonista ancora una volta per aver sborsato una cifra incredibile.
In questi anni stiamo assistendo alla crescita dell’intelligenza artificiale. Ormai sono molti quelli che si affidano a ChatGPT e simili per poter svolgere il proprio lavoro o per domande, suggerimenti ed azioni. Anche Google si avvale di questa tecnologia e, infatti, ha voluto avvalersi della licenza. Per farlo, però, ha dovuto richiamare un ex dipendente. Stiamo parlando di Noam Shazeer. Google ha pagato miliardi, ma qual era il vero obiettivo? Avere a disposizione la licenza dell’IA o riavere nell’azienda Shazeer?
Noam Shazeer è letteralmente un genio informatico che qualche anno fa si era licenziato da Google per fondare una sua azienda. Questa è la Character IA che ha avuto un grandissimo successo. Il suo contributo per lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è stato fondamentale e ancora oggi il suo lavoro sta andando avanti e sta crescendo sempre di più. Adesso è tornato da dove era partito, ma decisamente con condizioni assolutamente diverse.
L’esperto di informatica, nel 2021, aveva progettato chatbot insieme al collega Daniel de Freitas e l’aveva proposto a Google. L’azienda aveva rifiutato questo lancio per ragioni di sicurezza ed equità mancanti. Così, i due informatici hanno deciso di andarsene per proseguire il suo lavoro in autonomia. OpenAI ha avuto un successo strepitoso e ha bruciato sul tempo Google che stava lavorando al lancio di un progetto simile.
Da questo l’urgenza da parte dell’azienda statunitense a cercare un accordo. Di fatto, Google lo ha siglato con Character AI il mese scorso per un valore pari a 2,7 miliardi di dollari. OpenAI (di Shazeer e Freitas) e DeepMind (l’intelligenza artificiale di Google) uniranno, quindi, le forze per godere di maggiore successo e vantaggi reciproci.
Secondo il Wall Street Journal, però, il vero motivo dell’accordo sarebbe stato riportare Noam Shazeer in azienda. Una cifra spropositata per una sola persona, ma questo è quello che si racconta. Chiariamo che quei soldi non sono andati direttamente a lui, ma a tutto il team e che Shazeer e Freitas non hanno venduto la loro azienda.
L’accordo prevede che Google abbia accesso libero ed immediato a tutte le funzionalità di OpenAI senza attendere approvazioni e autorizzazioni. Eric Schmidt, ex CEO di Google, aveva dichiarato già nel 2015 che il lavoro di Noam sarebbe stato prezioso per unire l’Intelligenza Artificiale a quella umana e fare grandi passi avanti.
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