Cambiano le cose se hai casa di proprietà: nuovo obbligo, devi comunicarlo subito all’Agenzia delle Entrate

Sanzioni e grossi guai sono in previsione per tutti i cittadini che, per dimenticanza o ignoranza, non comunicano determinate informazioni all’Agenzia delle Entrate.

Le novità non faranno piacere a tutti. Sono previsti dei nuovi obblighi che portano i cittadini a comunicare all’Agenzia delle Entrate determinate informazioni sul proprio immobile, pena lo scattare di controlli e l’applicazione di sanzioni salate. C’è una specifica parte della popolazione che sarà interessata da questo cambiamento. Tenersi informati ed agire per tempo significa evitare spiacevoli sorprese che possono mettere in seria difficoltà economica.

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Agenzia delle Entrate, scattano nuovi obblighi (Lavocetorino.it)

Chi ha casa di proprietà, in base alle decisioni correlate che vengono prese, ha determinati obblighi a cui adempiere. La normativa a riguardo sembra farsi sempre più stringente e sono già molte le persone al centro del mirino dell’Agenzia delle Entrate, che si sono viste assegnare delle multe da pagare per non aver rispettato le regole. La legge non farà distinzione tra chi non ha voluto rispettarle e chi non ha inviato le dichiarazioni perché ignaro di doverlo fare. E’ bene non farsi trovare impreparati.

Nuova dichiarazione sulla casa: se non la invii all’ADE sono multe salate

La novità interessa tutti coloro che si dedicano al settore degli affitti brevi, business attualmente in voga che prevede una crescita nei prossimi anni. Solo da poco è stato introdotto l’obbligo di richiedere il CIN, ossia il Codice Identificativo Nazionale da apporre all’esterno della struttura. Contiamo addirittura il 59,92% di codici rilasciati solamente in Basilicata. Poi, seguono Lombardia e Molise e concludono la lista Marche, Liguria, Valle D’Aosta e Friuli Venezia Giulia.

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Affitti brevi, scattano nuove regole: le decisioni del governo Meloni (Lavocetorino.it)

Per affitti brevi intendiamo tutti quei soggiorni della durata inferiore a 30 giorni. Si tratta pertanto di immobili destinati ad ospitare turisti per una durata massima di due-tre settimane. I viaggiatori possono trarre grande vantaggio dalla diffusione di questo business: possono risparmiare notevolmente sull’alloggio, se confrontiamo i prezzi con i normali B&B o hotel. Inoltre, si può disporre sempre di una cucina nella quale preparare i propri pasti, senza ricorrere ai ristoranti e a spese extra.

Al contrario, per i proprietari degli immobili, gli affitti brevi rappresentano una nuova opportunità di guadagno. Possono assicurarsi una rendita o arrotondare il proprio stipendio. In vista dell’ampia diffusione di questa modalità di lavoro e affitto, di recente il governo di Giorgia Meloni ha scelto di intervenire e stabilire delle regole precise.

Affitti brevi, occhio se non fai questa dichiarazione: è multa assicurata

Le regole fissate da Giorgia Meloni hanno l’obiettivo di garantire la sicurezza degli ospiti e al contempo evitare episodi di evasione fiscale. A partire dal 25 settembre 2024, tutti i gestori di queste strutture ricettive dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati degli alloggiati in forma anonima e aggregata, utilizzato il portale AlloggiatiWeb, già utilizzato per la comunicazione dei nominativi alla Polizia di Stato.

L’invio in forma anonima vuole garantire la privacy degli ospiti e la pratica si rende obbligatoria, secondo quanto stabilito dalla collaborazione tra Ministero del Turismo e Ministero dell’Interno. In questo modo, l’Agenzia delle Entrate potrà monitorare i flussi turistici e confrontarli con le dichiarazioni fiscali dei gestori.

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