Gatto ucciso vicino casa da un cacciatore: scatta la denuncia

Un cacciatore ha ucciso un gatto a colpi di fucile; il gatto si trovava vicino la sua casa, ma l’uomo lo ha scambiato per una preda, i fatti.

La stagione della caccia è attiva e le persone che abitano vicino a luoghi in cui i cacciatori possono operare sentiranno spesso gli spari che arrivano dai loro fucili. Il pensiero va sempre agli animali che devono soccombere. Purtroppo, capita qualche volta che i cacciatori si sbaglino e, invece di colpire una possibile preda, colpiscano un animale domestico oppure una persona. Siamo qui a parlare dell’ennesimo errore che questa volta ha ucciso un gatto domestico.

Gatto nel bosco
Gatto nel bosco (lavocetorino.it)

La notizia ha rimbalzato nel web da martedì 1° ottobre e il protagonista è un gatto che la sua famiglia faceva vivere un po’ in casa e un po’ fuori. Probabilmente il cacciatore che si trovava nelle vicinanze, vedendolo correre, lo ha scambiato per qualcos’altro. Non ci ha pensato e ha sparato. Lo ha colpito e il povero micio è morto. Dolore straziante per la famiglia che ha perso il gatto di casa in questo modo. Sulla vicenda è intervenuta subito la Lega Nazionale per la difesa del cane, sempre molto attiva sotto questo aspetto e in tanti altri.

Gatto ucciso da un cacciatore: interviene la Lega Nazionale per la difesa del cane

Ci troviamo a Varolengo e il gatto si chiamava Boh. Si trovava nelle vicinanze della casa, quando il cacciatore ha deciso di sparargli, uccidendolo all’istante. LNDC è intervenuta immediatamente esprimendo tutta la rabbia e la frustrazione per quanto accaduto. Piera Rosati, la Presidente dell’associazione, ha riferito che i proprietari del povero Boh hanno già denunciato l’uomo. Sono partite le indagini e la donna si è rivolta all’uomo chiamandolo “killer”.

Gatto rosso in un giardino
Gatto rosso in un giardino (lavocetorino.it)

Rosati ha detto che trova sconcertante il fatto che un gatto domestico sia stato ucciso nel luogo in cui si sentiva più al sicuro, dove aveva trovato una famiglia che lo amava e da amare. Oltre a lasciare un vuoto e una rabbia indicibili nella famiglia, questo episodio solleva una questione importante, ovvero che l’attività della caccia è pericolosa.

Non lo è solamente per la fauna selvatica che in gran numero muore ogni giorno, lo è anche per gli animali domestici e per le persone. La Presidente di LNDC ha fatto sapere che gli spari sono avvenuti molto vicino all’abitazione tanto che alcuni pallini si sono conficcati nella ringhiera del balcone.

In questi casi, tutto l’ambiente e tutte le persone presenti sono in pericolo. Quei pallini potevano colpire chiunque, un gatto, un cane, una persona anziana, un bambino, una persona di passaggio. Insomma, LNDC pensa che sia il caso di intervenire e di non permettere mai più che possa accadere qualcosa del genere.

LNDC parla di un vero e proprio crimine, ha avviato le azioni legali necessarie per cercare di porre rimedio a questa situazione. L’obiettivo è quello di rivedere le regole della caccia e di avere pene più severe per chi provoca la morte di animali o persone innocenti.

 

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