La cataratta è un problema molto comune e che affligge milioni di persone, ma una nuova scoperta potrebbe garantire una guarigione senza ricorrere all’operazione.
La cataratta è un problema che affligge milioni di persone, ed è molto frequente superati i 60 anni. Si tratta dell’opacizzazione del cristallino, una lente naturale che permette all’occhio di mettere a fuoco le immagini. Opacizzandosi, questa lente non riesce più a vedere nitidamente, comportando seri problemi di vista. L’opacizzazione è determinata dall’aggregazione e dall’ossidazione delle proteine del cristallino.
La cataratta è un fenomeno strettamente legato all’invecchiamento, dunque insorge a una certa età, ma può scaturire anche a causa dell’uso di occhiali da sole di bassa qualità, e non deve mai essere sottovalutato, a cominciare dai primi sintomi. Per risolvere il problema, si ricorre alla chirurgia, ricostruendo il cristallino. Tuttavia, una recente scoperta potrebbe cambiare tutto, e potrebbe risolvere il problema senza ricorrere all’operazione.
Risolvere il problema della cataratta senza ricorrere all’operazione: la scoperta sugli scoiattoli
Anche se l’operazione per la rimozione della cataratta è di routine, quindi abbastanza semplice e veloce, si tratta pur sempre di una fase delicata. Ogni operazione comporta una percentuale di rischio, perciò è sempre meglio evitarla, se possibile. Studiando il mondo animale, in questo caso gli scoiattoli, i ricercatori hanno riscontrato un fenomeno davvero particolare.
Gli scoiattoli sono animali che conosciamo bene, presenti nelle nostre città. Questi hanno un’abitudine davvero interessante, che ha destato grande attenzione nella comunità scientifica. Quando questi roditori vanno in letargo, portano il cristallino degli occhi a 4 gradi, opacizzandolo in modo automatico. Superato l’inverno, quando gli scoiattoli si risvegliano dal letargo, con l’aumento della temperatura corporea, schiariscono il cristallino.
Dunque, questi piccoli e simpatici animali riescono a opacizzare e a schiarire in maniera volontaria il cristallino degli occhi. Si tratta di una capacità che ci può tornare utile per combattere la cataratta nell’essere umano. Un team di ricercatori del National Institutes of Healt, infatti, ha scoperto che una particolare proteina, la RNF114, è alla base di questo processo.
La proteina alla base del processo di opacizzazione del cristallino: l’arma contro la cataratta
Pubblicato sulla testata scientifica Journal of Clinical Investigation, lo studio ha fatto luce sul fenomeno, coinvolgendo tredici scoiattoli. Gli animali riescono in questa capacità, opacizzando il cristallino degli occhi quando si preparano ad andare in letargo, abbassando la temperatura corporea e facendo fronte all’inverno e al freddo.
Si tratta della risposta cellulare allo stress da freddo, un’abilità che gli umani non possiedono. Tuttavia, si tratta di una scoperta che potrebbe aprire nuove soluzioni per combattere la malattia. Gli scienziati stanno studiando proprio la proteina RNF114 e la sua reazione in base alla temperatura calda e fredda, ed è questa la possibile soluzione da sfruttare per contrastare la cataratta.
Pretrattando la proteina, i ricercatori hanno notato una rapida scomparsa della cataratta. Dunque, basterebbe giocare con la temperatura per far tornare il cristallino alla sua forma sana. Si tratta ovviamente di una tecnica che dovrà essere perfezionata in futuro, ma di certo tutto ciò rappresenta una scoperta incredibile.