Si è alzato in volo un drone nel cielo di Torino, lo scopo è altamente specifico e importante; capiamo meglio di che cosa si tratta.
Il 1° ottobre 2024 si è alzato in volo nel cielo di Torino un drone speciale per uno scopo molto specifico ed importante. Si è trattato del primo volo sperimentale che ha dato un ottimo risultato con grande soddisfazione di chi l’ha progettato e voluto fortemente. I passi avanti della tecnologia hanno permesso di arrivare ad una svolta e stiamo parlando, in particolare, del campo medico. La notizia arriva da Torinotoday.it.
I più attenti avranno già notato dall’immagine dell’articolo che il drone trasporta qualcosa, una scatola bianca per l’esattezza. Ebbene, possiamo anche dirvi che questo volo sperimentale è partito dalla piattaforma dell’elisuperficie del CTO per arrivare alla Palazzina di Genetica delle Molinette. Avete capito bene, si tratta di un’innovazione che riguarda l’ospedale e la necessità di avere qualcosa molto prima rispetto ai tempi che ci sono in questo momento. È un’iniziativa straordinaria che merita attenzione e di scoprirne tutti i dettagli. Ve ne parliamo subito.
Drone nel cielo di Torino: a che cosa serve e le prime reazioni
Questo drone speciale serve per il trasporto di organi. L’azienda ABzero ha progettato il contenitore sensorizzato per il trasporto del materiale biologico e degli organi. Si parla, infatti, di organi, ma anche di tessuti e vari tipi di campioni. Il sistema è automatico, si può gestire attraverso un’applicazione e il drone percorre la strada che è stata impostata. È munito anche di una telecamera, ovviamente, per tenere sotto controllo la sua posizione.
Questo drone per il volo sperimentale ha percorso circa 500 metri in linea d’aria, ma è stato progettato per un’autonomia di 30 chilometri. Non solo è presente una telecamera per monitorare il percorso dall’inizio alla fine, per ragioni di sicurezza, ma serve anche per monitorare la temperatura, le condizioni atmosferiche e quello che si trova all’interno della scatola e sta per essere trasportato.
Questa scatola si chiama Smart Capsule ed è l’innovazione principale della ABzero. Infatti, è dotata di intelligenza artificiale e di sensori che permettono totale controllo e sicurezza di ciò che viene messo al suo interno e trasportato. Giuseppe Tortora, SEO dell’azienda, ha spiegato le funzionalità del drone e della capsula dichiarando che ancora è una fase sperimentale ed è molto importante per capire e per arrivare ad una tecnica definitiva.
Mauro Rinaldi, invece, Presidente della Fondazione DOT e Direttore del Centro Trapianti di cuore e polmoni delle Molinette, ha spiegato che si tratta di un grandissimo passo avanti. L’utilizzo di un drone per il trasporto di organi, tessuti o farmaci, permette di ridurre i tempi legati al trasporto su strada. I mezzi di trasporto sono soggetti ai problemi della strada stessa, del traffico, eventuali problemi tecnici. Il drone permette di avere velocità e sicurezza, aspetti essenziali per i pazienti. La sanità piemontese sarà più efficace ed efficiente.