Le amicizie discutibili che emergono tra i vip e gli ultrà delle curve di Milan e Inter tengono banco sui social: vediamo insieme chi sono
Le indagini che da anni hanno coinvolto e tenuto sotto attenzione numerosi capi degli ultràs delle curve delle due squadre milanesi hanno scoperchiato più di un vaso di pandora. I nomi importanti che stanno venendo fuori e che intrattenevano rapporti e addirittura amicizie con alcuni personaggi al limite appartenenti al mondo delle tifoserie organizzate lasciano interdetti.
I protagonisti dell’inchiesta in questione non sono propriamente persone irreprensibili, ma anzi si tratta di alcuni pregiudicati, noti alle forze dell’ordine che gravitavano nella galassie delle due compagini calcistiche milanesi. Inter e Milan godono del favore di un numero enorme di tifosi che seguono le prestazioni dei loro beniamini e soprattutto hanno un tifo organizzato che si compone di un panorama molto variegato di tipologie di tifosi.
Il caso
E’ stato un blitz in piena regola quello avvenuto l’altro giorno a Milano, che ha prodotto decine di misure cautelari e perquisizioni nei confronti di numerosi capi ultras di Milan e Inter. Le accuse sono pesantissime e vanno dall’associazione a delinquere con l’aggravante mafiosa, estorsione, lesioni e percosse, resistenza a pubblico ufficiale ed altri reati gravi, tutti connessi al mondo del calcio e dei suoi affari.
Polizia e Guardia di Finanza hanno portato avanti l’indagine che da tempo attenzionava numerosi componenti delle tifoserie organizzate delle due squadre milanesi. I reati contestati sono molti e tutti gravi, tra i quali l’accesso abusivo a sistemi informatici, fabbricazione di documenti di identificazione falsi, oltre ai più consueti percosse e risse.
Sono ben 40 gli indagati, accusati di aver gestito gli affari prodotti dall’indotto dello stadio di San Siro, dai parcheggi alla vendita del merchandising, dei panini e ovviamente dei biglietti delle partite. Diciannove le misure cautelari, 16 in carcere e tre ai domiciliari. Tra di loro uno dei capi degli ultras interisti Marco Ferdico e Luca Lucci capo di quelli del Milan, entrambi legati anche a personaggi della malavita ‘ndranghetista milanese.
Le amicizie con i VIP
Oltre ai rapporti stretti con la malavita organizzata del milanese questi personaggi inquietanti facevano serate nei locali più in voga a Milano e sono emerse anche amicizie con alcuni personaggi Vip del mondo dello spettacolo e della musica, in particolare con alcuni noti rapper del panorama musicale italiano. Fedez, Lazza ed Emis Killa, famosi rapper del parterre musicale nostrano come Gué Pequeno, Tony Effe e Cancun, tutti immortalati sui social con foto e video che dimostrano rapporti di amicizia e frequentazione.
Sembra che alcuni andassero anche a passare periodi di vacanza insieme nelle località più famose e glamour della penisola oltre che intrattenersi durante le serate o le partite. Fedez risulta già da tempo vicino ad alcuni personaggi discutibili dell’area Milan come le sue guardie del corpo Rosiello e Hagag, poi arrestati dalle forze dell’ordine. Lo stesso rapper è stato coinvolto nel famoso pestaggio ai danni di Christian Iovino. I luoghi frequentati insieme erano i privè dei più noti locali milanesi, dal Toqueville al The Club, all’Old Fashion.
Legami inaspettati e sicuramente scioccanti quelli che emergono via via che i dettagli dell’indagine vengono resi noti, delle vere e proprie relazioni pericolose che i celebri rapper intrattenevano con i capi ultras più importanti. L’inchiesta ha portato alla luce una rete di amicizie che delinea un’interazione insospettabile tra il mondo della musica e quello del tifo, non casuale né occasionale.