Piano cottura: conviene di più quello a induzione o quello a gas tradizionale? La risposta lascia stupiti
La transizione energetica in atto in molti paesi ha come obbiettivo quello di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera e preservare la salute del nostro Pianeta. A questo aspetto si aggiunge la necessità di contenere i consumi energetici da un lato per l’impatto ambientale che ne scaturisce, dall’altro per risparmiare sui costi proibitivi che si sono generati dopo i noti fatti derivanti dall’inizio del conflitto in Ucraina.
L’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche ha di fatto costretto l’Europa e il mondo a rimodulare i concetti di consumi energetici, implementando la produzione di energia attraverso le energie rinnovabili e diminuendo i consumi e quindi i costi. La svolta green ha imposto una virata importante verso la produzione di energia elettrica a basso impatto ambientale di origine rinnovabile. In tutti i settori quindi si sta diminuendo l’approvvigionamento di energia derivante dai combustibili fossili in favore di quella verde. Il passaggio di molti ambiti all’elettrico sta favorendo la riqualificazione energetica green a tutti i livelli.
Il passaggio all’elettrico
Nell’ambito della transizione energetica anche i singoli cittadini stanno adeguando le loro abitudini e le loro abitazioni nella direzione green auspicata. Mezzi di trasporto elettrici o ibridi, riqualificazione energetica delle case con la sostituzione degli impianti di riscaldamento o raffrescamento con le pompe di calore, installazione di fotovoltaico o eolico per sfruttare l’energia solare e quella del vento, sono i principali interventi che mirano a ridurre consumi e costi energetici, cercando di inquinare il meno possibile.
Un’altra scelta che sta interessando molti è quella che coinvolge il piano cottura delle cucine. Sino ad ora la scelta era tra le piastre elettriche e i fuochi a gas, mentre oggi si è inserita a pieno titolo sul mercato la tipologia di piano cottura a induzione che promette ottime performance, tempi ridotti e quindi meno consumi. Ma è davvero così?
Piano cottura tradizionale o a induzione?
Il piano cottura a induzione presenta molti vantaggi rispetto ai fuochi a gas tradizionali, le piastre elettriche consumano troppo e quindi le scartiamo a priori. Una delle caratteristiche principali è proprio l’efficienza energetica derivante dal fatto che questi dispositivi utilizzano campi magnetici per riscaldare direttamente le padelle senza dispersione di energia e calore.
Altro discorso è il consumo energetico di un piano cottura che ovviamente dipende da più fattori, quali il modello, la potenza e il tempo di utilizzo. Si può valutare una media di consumo che varia tra 1,8 kW e i 3,5 kW all’ora, ma con un tempo di cottura ridotto rispetto al tradizionale. In pratica per portare ad ebollizione un litro di acqua ci vogliono circa 2-3 minuti contro i 5-7 dei fuochi tradizionali.
Ma il fattore determinante è il costo della materia prima cioè dell’elettricità nel caso del piano a induzione o del gas nel caso dei fuochi tradizionali. La rapidità dei tempi di cottura in genere bilancia i maggiori costi dell’elettricità rispetto a quelli del gas. Ultima considerazione è il costo di investimento iniziale che, naturalmente è maggiore per i piani a induzione rispetto ai fuochi a gas, ma tenendo in considerazioni i vantaggi elencati, questo viene ammortizzato nel tempo, con la facilità di manutenzione e pulizia e la durata nel tempo di questi dispositivi elettrici e, da non trascurare l’estrema sicurezza.