Nuove misure al vaglio del Governo per contrastare l’evasione fiscale, arrivano lo scontrino elettronico e controlli sul bancomat.
Da parecchi anni, l’Agenzia delle Entrate punta sui controlli incrociati per riuscire a scovare gli evasori fiscali. Purtroppo, però, il Fisco non può essere sicuro se i commercianti in realtà contabilizzano tutti gli scontrini emessi, questo significa che potrebbero dichiarare meno di quello che veramente riescono ad incassare quotidianamente.
A tal proposito, potrebbero giocare un ruolo fondamentale proprio lo scontrino elettronico, in grado di risolvere il problema, per intenderci un po’ come si è fatto con la fatturazione elettronica. Il dato o l’incasso sarebbe trasmesso in tempi rapidissimo al Fisco. Cosa ha in mente, a tal proposito, il Governo?
Scontrino elettronico tutto quello che c’è da sapere
Lo scontrino elettronico potrebbe essere la soluzione al problema dell’evasione fiscale. L’Agenzia delle Entrate e il Fisco non possono sapere se tutto quello che è dichiarato dai commerciati sia vero, dunque, si vuole ricorrere ad un controllo più mirato. Il Governo avrebbe già pensato ad una soluzione che è contenuta nel Piano Strutturale di bilancio, l’obiettivo?
Sarà quello di creare un filo di collegamento tra le informazioni dei pos e degli scontrini. Cerchiamo di capire cosa potrà accadere in futuro più nel dettaglio. Il Fisco si baserà su alcuni punti fondamentali, con alta probabilità controllerà se, subito dopo un pagamento, effettuato con il bancomat in realtà è stato emesso lo scontrino o la fattura. Molti ricorderanno che la proposta non è nuova, quest’ultima era avanzata nel periodo dell’esecutivo di Mario Draghi nel 2022 nel disegno legge per la delega fiscale, ma non è stata votata in parlamento, subito dopo c’è stata la caduta del governo.
Come potrebbe funzionare lo scontrino elettronico?
“Tale misura consentirà per le operazioni al consumo finale (business to consumer, B2C) di potenziare la tracciabilità, tempestività e capillarità delle informazioni trasmesse dagli operatori all’amministrazione” Questo un frammento di quello che c’è scritto nel Piano strutturale di bilancio.
I dati che potrebbero essere portati alla luce sono innumerevoli e non si parla solo di evasione fiscale, ma può saltare fuori anche il riciclaggio, questo potrebbe accadere nel caso vi fossero degli esercizi che emettono pochi scontrini ma che dichiarano importanti cifre. Al centro di tutto c’è la privacy di tutti quelli che acquistano prodotti, a tal proposito non verranno forniti gli estremi anche per rendere private le spese che sono state fatte. Se tutto verrà confermato le cose dovrebbero andare così l’esercente dovrà utilizzare un pos, ricordiamo che il dispositivo è, ormai obbligatorio. Da un lato, invece, ci sarà l’utente che utilizzerà la carta per pagare. Attenzione, però, la commissione sulla transazione non è prevista su alcune carte, ma va comunque pagato un canone alla banca. Insomma non resta che attendere altre notizie in merito.