La crisi del settore automotive non sembra arrestarsi. Alla Denso Thermal Systems di Poirino sono a rischio 150 posti di lavoro
Il settore automotive sta affrontando una crisi senza precedenti, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro.Con la crisi economica e l’inflazione si è verificata una drastica riduzione delle vendite di auto. A peggiorare la situazione è il costo elevato delle materie prime e la loro scarsità.
Inoltre, l’industria automobilistica sta vivendo una transizione verso i veicoli elettrici per una maggiore sostenibilità. La Stellantis, però, ha fermato la produzione della 500 elettrica, per via della riduzione di domanda delle auto elettrice. Mentre si investe in nuove tecnologie però, molti lavoratori rischiano di perdere il posto di lavoro. Molte aziende stanno cercando di adattarsi, ma non è per niente semplice. Da poco è stato inaugurato un nuovo hub Stellantis, il quale però non è destinato alla produzione di auto, con la delusione di molti lavoratori.
Anche alla Denso Thermal Systems di Poirino scattano i contratti di solidarietà o si sta riducendo l’orario di lavoro per evitare licenziamenti di massa, ma il futuro resta incerto per molti. In Italia, come in altri paesi, migliaia di famiglie sono preoccupate per il proprio futuro economico.
La Denso Thermal Systems di Poirino è un’ azienda leader nella produzione di sistemi di condizionamento per auto. Purtroppo da un po’ di tempo a questa parte sta subendo pesantemente gli effetti della crisi che sta colpendo il settore automotive. Di recente, sono stati firmati contratti di solidarietà perché 150 lavoratori su 700 rischiano di perdere il proprio posto di lavoro.
Il settore è ufficialmente in crisi e migliaia di famiglie sono preoccupate per il proprio futuro. C’è stata una drastica riduzione per quanto riguarda gli ordini della 500 elettrica, causando un calo dei volumi produttivi pari al 35%. Questo ha spinto l’azienda a comunicare ai sindacati Fim, Fiom, Uilm e Fismic la necessità di prolungare l’utilizzo degli ammortizzatori sociali fino al 2025. Ha quindi sottolineato la necessità di gestire il soprannumero di lavoratori attraverso dimissioni volontarie incentivate e il ricorso ai contratti di solidarietà per i prossimi 12 mesi.
I sindacati stanno mostrando grande preoccupazione per la crisi che sta colpendo l’intero settore delle automotive. Hanno infatti constatato che anche aziende che raramente avevano avuto bisogno di ammortizzatori sociali si trovano ora in situazioni critiche. L’obiettivo principale dell’accordo è quello di tutelare il più possibile il salario e l’occupazione dei dipendenti, con la speranza che nuovi modelli possano essere assegnati allo stabilimento Stellantis di Mirafiori. In questo modo si fa favorire una nuova via d’uscita da questa difficile situazione. Per adesso il disagio è palpabile, quindi la preoccupazione resta, malgrado i buoni propositi.
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