Cosa c’è di meglio di un buon sonno ristoratore? E se ti dicessi che posso suggerirti l’orario perfetto in cui andare a dormire per aiutare il corpo a recuperare ed apparire persino più giovane?
Il sonno ha poteri immensi. Può far recuperare energie e concentrazione, rilassare il corpo e la mente, ritrovare il buon umore e la voglia di mettersi in gioco. Consente di essere più attivi e reattivi e di godersi la vita con maggiore entusiasmo ed uno spirito positivo. Una sana e buona dormita ha del potenziale incredibile: in virtù di questo, è importante imparare a gestire i momenti in cui restare svegli e quelli in cui abbandonarsi al riposo.
A tutti è capitato (e continuerà a capitare) di trascorrere una notte in bianco o di soffrire di insonnia in periodi particolarmente stressanti. Tuttavia, è comprovato che solamente chi è in grado di dedicarsi ad una buona dormita potrà uscirne più facilmente. Senza ricorrere a medicinali o sessioni infinite di yoga, c’è un trucco più elementare che, adottato nel modo giusto, insegna a dormire come un bambino.
Sia mente che organismo gioveranno dall’apprendere la capacità di rilassarsi con un sonno profondo. La scienza si è da sempre interessata al tema del dormire, soprattutto considerando l’alone di mistero che l’ha avvolto nel tempo. Nei secoli, il progresso ha permesso di approfondire sempre più il riposo notturno e i suoi effetti sul corpo. Quel che è stato infine scoperto è relativo all’attività del cervello: l’organo utilizza il momento del sonno per elaborare le informazioni e, al contempo, si attiva il processo del rinnovamento cellulare.
Significa che grazie al sonno, l’organismo si “spegne” temporaneamente al fine di portare a termine dei procedimenti indispensabili al benessere e fondamentali per la sopravvivenza e la salute a 360°. Questo è il motivo per cui è importante non trascurare una buona dormita. Quando si vivono momenti di stress, tensioni e preoccupazioni che conducono a far fatica ad addormentarsi, è bene capire come evitare che possano influire troppo sul riposo notturno. Il segreto, in questo caso, sta nel saper dare importanza ad un dettaglio che in troppi tendono a trascurare.
E’ stato uno studio scientifico pubblicato di recente sull’European Heart Journal Digital Health a svelare il segreto di un sonno rigenerante: tutto è racchiuso nell’orario in cui si va a dormire. Questo orario è stato stabilito dalle ricerche dell’European Society of Cardiology ed è valido universalmente: permette di migliorare la qualità del sonno, di rispettare il ritmo circadiano e, in particolar modo, permette al corpo di rigenerarsi nel corso del riposo notturno.
Si tratta dell’ora compresa tra le ventidue e le ventitré. Significa che andare a dormire dopo le ventitré compromette il sonno e non consente di assicurarsi un buon riposo. Se ci si sveglia stanchi, è la prova che si sta alterando l’equilibrio e non si rispetta l’orologio biologico insito nell’organismo. Basterà fare un test ed andare a dormire per un periodo a quest’ora: si noterà la differenza fin da subito. A tal proposito, è stato anche scientificamente provato che dormire 10 minuti in più può stravolgere il proprio aspetto.
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