Un colpo di fortuna di quelli che vorremmo che capitassero a noi ha portato nelle tasche di un uomo un bel po’ di soldi, che bella storia.
Le monete rare possono davvero fare la fortuna di chi le ha o di chi le trova. Lo sa benissimo un individuo che si è ritrovato tra le mani un pezzo molto ricercato dai collezionisti. Lui aveva notato qualcosa di insolito in quella all’apparenza anonima monetina, ma l’ha fatta valutare e ha avuto la conferma che si trattava in realtà di qualcosa che andava ben oltre il valore nominale riportato su una delle due facce.
Di monete rare possono essercene di ogni tipo e taglia. Solitamente la cosa è circoscritta alle stampe che avvengono a carattere celebrativo e che non sono destinate all’uso pubblico. Però anche le monete che vengono immesse in circolazione potrebbero in alcuni casi presentare dei tratti non previsti. Cosa che conferisce loro unicità e quindi pregiatezza. E che ne fa delle tipologie di conio molto ambite. Dettagli come una rappresentazione mancante od errata contribuiscono a fare di questa o di quella moneta qualcosa di raro.
Unitamente poi alla limitata tiratura (solitamente gli sbagli che avvengono in fase di fabbricazione vengono scoperti relativamente presto, con quindi poche unità prodotte) ed a condizioni di stato o di conservazione dal buono al salire. Migliore è l’aspetto di una moneta rara e più elevato sarà il valore che gli esperti di numismatica conferiranno loro. C’è una vicenda che testimonia quanto rappresenti un bacio da parte della Dea bendata imbattersi in una moneta non comune.
Una persona ha ricevuto in resto una monetina da 25 pence. Un quarto di sterlina, che al cambio attuale corrispondono a 30 centesimi. E che hanno fruttato a quest’uomo una cifra superiore di ben 6800 volte quello che è l’effettivo valore di questa moneta. Parliamo dunque di circa 2031 euro piovuti dal nulla. Il colpaccio tanto inaspettato quanto gradito ebbe luogo in un ristorante, alcuni anni fa. Dopo avere pagato il conto, il fortunato protagonista di questa vicenda controllò il resto ricevuto.
E subito balzò alla sua attenzione la presenza di questi 25 pence unici, dei quali ci sono pochissime unità in Gran Bretagna, dove questa storia si svolse. È, più nello specifico, una delle rare monte da 25 centesimi di sterlina fabbricate nel 1981 come esperimento, visto che al sistema monetario britannico serviva un taglio intermedio tra le monete da rispettivamente 10 e 50 pence. La scelta finale cade sulle monete dal valore nominale di 20 pence, anche se quelle poche da 25 immesse in circolazione vennero comunque ritenute valide.
Ed è ovvio che finissero con il diventare un pezzo ambitissimo dai collezionisti. Il fatto che i 20 ed i 25 pence si somigliassero molto ha poi spesso tratto in inganno le persone. In molti non si sono accorti della rarità dei secondi, quando finivano tra le loro mani, scambiandole così per dei banali 20 centesimi di pound. Come è andata a finire? Con l’uomo che ha messo all’asta la moneta guadagnando per l’appunto 2031 euro, che corrispondono a 1700 sterline. Ma c’è qualcuno che ha ottenuto anche di più. Sempre in Inghilterra un tale, appassionato cercatore con il metal detector, trovò una moneta risalente all’epoca di re Enrico III, databile al XIII secolo. E l’ha venduta per la bellezza di 770.00 euro.
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