Primo incontro organizzativo nell’ambito del progetto Petrarca 7, ma di cosa si tratta e a chi è rivolto? Tutti i dettagli.
Al via il primo incontro organizzativo per l’inizio dei corsi di lingua italiana. Il progetto “Petrarca 7” è stato organizzato dalla Regione Piemonte ed è indirizzato a tutti i cittadini stranieri. A gestire l’intera iniziativa i Centri Permanenti per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) della Regione Piemonte, collaboreranno anche l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Assessorato all’Immigrazione (Piemonte).
Alla base di tutto c’è l’integrazione linguistica e sociale dei cittadini che provengono da altri Paesi, ma che sono residenti in Italia. Scopriamo tutto sul progetto Petrarca 7, divenuto un punto di riferimento per molti.
Petrarca 7, si riconferma per la settima volta una garanzia. Il primo incontro organizzativo è già avvenuto, il corso è indirizzato a tutti i cittadini stranieri che sono residenti nel Bel Paese. Qual è l’obiettivo principale del progetto che, ormai è giunto alla settima edizione? Al centro dei corsi c’è la voglia di fornire le competenze linguistiche di base e avanzate. Una questione fondamentale se si vuole garantire la giusta integrazione nella società, ma non solo: le competenze garantirebbero anche un tassello in più per quanto riguarda il mondo lavorativo.
In merito, si è espresso anche l’assessore regionale all’Immigrazione Enrico Bussalino, queste le sue parole: “L’apprendimento della lingua italiana è un requisito indispensabile per l’inclusione e il successo nel mondo del lavoro. L’immigrazione rappresenta una sfida complessa, e attraverso questi corsi offriamo un’opportunità concreta per promuovere la partecipazione attiva degli stranieri alla vita della nostra comunità”.
Il progetto Petrarca è un vero punto di riferimento per chi proviene da un altro Paese, ma è residente in Italia. Chi vuole apprendere la lingua italiana può prendere parte al progetto. Non va dimenticato che l’apprendimento è fondamentale, specie per chi ha voglia di mettersi in gioco nel lavoro e non solo. La conoscenza della lingua rappresenta un requisito fondamentale che non può essere assolutamente passare in secondo piano.
Il progetto giunto alla settima edizione vede la partecipazione di Centri Permanenti per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) della regione Piemonte, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Assessorato all’Immigrazione (Piemonte). Parola d’ordine in questo contesto? Integrazione! Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Interno, i fondi europei e statali che sono stati stanziati ammontano a 2.129.828,73 euro. La cifra è da destinare alla Regione e ai 12 CPIA del Piemonte. È importante sapere che i fondi hanno come obiettivo, non solo la copertura dei corsi, ma anche tutti quei servizi che potrebbero aggiungersi per garantire un ottimo servizio, basti pensare alla presenza di mediatori culturali, ma anche servizi di baby sitting. Infine, vanno anche considerati i trasporti, molti, infatti, devono spostarsi e, di conseguenza, è stato necessario rendere facilmente frequentabili i corsi per chi ha effettuato l’iscrizione.
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