Presto sarà tempo di ora solare, nel 2024 qual è il giorno designato per intervenire su tutti i nostri orologi ed a cosa serve farlo.
Ora solare nel 2024, ottobre è il mese del consueto cambio di orario da quello legale, che è in vigore dalla fine di marzo. Saranno gli ultimi giorni del terzultimo mese dell’anno a rappresentare il periodo in cui intervenire sulla posizione delle lancette per tutti gli orologi analogici. Mentre per quanto riguarda quelli digitali di smartphone, tablet, smartwatch, computer, televisione ed altri dispositivi, questo cambiamento ha luogo in maniera automatica.
Con gli orologi da parete, sempre molto diffusi soprattutto nelle cucine e nei salotti, e con quelli classici da polso, occorrerà agire manualmente. L’utilità nell’effettuare questo switch è conclamata. Ci sono dei grossi vantaggi legati alla sua attuazione, anche se non manca pure qualche contro legato all’alternanza tra ora legale ed ora solare e viceversa. Con l’ora legale le giornate si allungano, mentre con quella solare c’è un più ridotto periodo di luce.
In entrambi i casi si ha un vantaggio legato allo sfruttamento di corrente elettrica. Nel corso dei mesi estivi le luci possono essere accese più tardi, mentre la stessa cosa avviene in quelli invernali ma di mattino. In questo caso vengono sfruttare le prime ore di luce senza accendere l’illuminazione, portando le lancette indietro di sessanta minuti. Con l’ora legale che resta in vigore per sette mesi, l’Italia risparmia in media sui 90 milioni di euro per via del ridotto consumo di energia. E di conseguenza ci sono benefici anche per l’ambiente, con una riduzione di 170mila tonnellate di anidride carbonica immessa nell’atmosfera.
Sarà tra sabato 26 e domenica 27 ottobre che bisognerà andare indietro di un’ora. Per la precisione la cosa avverrà alle 03:00 del mattino, con un ritorno alle 02:00. Dormiremo tutti quanti per sessanta minuti in più, e questa cosa ha un effetto benefico rispetto al togliere invece un’ora di sonno quando scatta l’ora legale. Il cui prossimo appuntamento è fissato per il 30 marzo.
Rispetto a quanto accade ad inizio primavera, non ci sono effetti collaterali in più. Anzi, si avrà a disposizione del tempo in più ulteriore nel corso del proprio fine settimana. Poi però alcuni accusano un calo di umore nel vedere che, fino a fine dicembre, le ore di luce diminuiscono progressivamente. Da inizio inverno, con il solstizio del 21 dicembre, questo trend conosce una inversione di tendenza, che diventa evidente proprio con il passare dall’ora solare all’ora legale ogni anno.
È dagli anni Sessanta che questa alternanza è stata concepita e rimane in vigore senza interruzioni significative. Anche se nel corso del 2018 il Parlamento dell’Unione Europea aveva votato con giudizio favorevole in merito all’abolizione dell’obbligo del cambio di orario. Da allora ogni singolo Stato membro dell’Unione Europea ha libera facoltà di scelta in proposito, anche se sostanzialmente le cose sono rimaste le stesse. Non mancano anche i consigli utili per affrontare il cambiamento al meglio.
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