Malgrado i divieti, durante la serata di lunedì 7 ottobre, a Torino si è tenuto comunque il corteo pro Palestina: ecco cosa è successo
In Italia non mancano gli scontri, soprattutto in seguito a quello che sta succedendo in Medio Oriente.L’ulrimo episodio ha visto l’uccisione del leader Hezbollah e la risposta dell’Iran. Purtroppo la violenza non si placa e ogni giorno ci sono milioni di morti in più, bambini compresi. Per questa ragione in Italia, e in Europa, nelle ultime settimane, si sta manifestando a favore della Palestina. Molti appartenenti a queste manifestazioni stanno criticando la politica, ma anche il governo italiano che tende a ripudiare questi cortei.
Nella capitale si è tenuto un corteo contro l’Israele, malgrado i divieti da parte della questura. Ed è per questo che, nella maggior parte dei casi, questi raduni sfociano in scontri con le forze dell’ordine. Invece di predicare la pace, quindi, si ricade nell’ennesimo episodio di violenza e di odio. Questi tipi di cortei si svolgono in numerose città europee al fine di sostenere il popolo palestinese, accusando quindi i governi di essere a favore dell’occupazione israeliana.
Un’altra città italiana protagonista di scontri tra manifestanti, polizia e giornalisti è stata Torino. I manifestanti hanno imbrattato le sedi della Rai, bruciando poi la bandiera d’Israele.
Torino: nonostante i divieti e manifestanti organizzano il corteo a favore della Palestina
Nonostante il divieto imposto dal questore Paolo Sirna, il 7 ottobre 2024, a Torino si è svolto un corteo pro Palestina. Lo scopo era quello di commemorare l’anniversario dell’attacco di Hamas contro Israele che ha scatenato un nuovo conflitto in Medio Oriente. Circa mille manifestanti si sono radunati in piazza Castello, inclusi gruppi di studenti provenienti da altre parti della città.
Il corteo ha percorso via Po, raggiungendo l’auditorium della Rai, dove alcune porte sono state imbrattate. Durante il passaggio alla sede della Rai in via Verdi, sono state lanciate bombe carta che hanno ferito tre poliziotti, i quali sono stati successivamente ricoverati in ospedale, fortunatamente senza gravi conseguenze. Anche questo edificio è stato vandalizzato. Insomma, sommosse, violenza e odio sono stati nuovamente protagoniste dell’ennesimo corteo.
La manifestazione, caratterizzata da bandiere palestinesi, libanesi e di gruppi di estrema sinistra, è proseguita verso Palazzo Nuovo e infine piazza Vittorio Veneto. Qui, una bandiera israeliana è stata bruciata, e i giornalisti presenti sono stati presi di mira con lanci di uova. Un operatore di Mediaset è stato colpito a un occhio, riportando solo lievi ferite. L’evento si è concluso tra tensioni, ma senza ulteriori episodi di violenza grave.
