Fermato il presunto assassino di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a Rozzano nella notte tra giovedì e venerdì.
È stato rintraccio il presunto killer di Manuel Mastrapasqua, l’uomo ucciso lo scorso venerdì a Rozzano (Milano). Il presunto killer, un 19enne, è stato rintracciato dalla Polfer di Alessandria mentre sembra si trovasse a bordo di un treno che era partito da Milano.
Anch’esso il giovane fermato sarebbe residente a Rozzano. Ieri sera è stato sentito nella caserma dai carabinieri, ai quali è stato consegnato, ed è stato poi sottoposto a fermo. Il 19enne avrebbe confessato l’omicidio raccontando quello che è accaduto nella notte tra giovedì e venerdì.
Il presunto assassino di Manuel Mastrapasqua: “Ho fatto una ca****a Rozzano”
Il presunto assassino di Manuel Mastrapasqua è stato rintracciato ieri mattina, quando nel corso di alcuni controlli da parte della Polizia Ferroviaria era stato individuato su un treno. Il 19enne avrebbe detto agli agenti: “Ho un peso addosso. Ho fatto una ca****a Rozzano, ho ucciso una persona”.
Il giovane faceva riferimento all’omicidio di Manuel, il 31enne ucciso in viale Romagna con una coltellata al petto. Erano stati gli uomini dell’arma a rinvenire il corpo accasciato al suolo accanto alla fermata del tram della linea 15. Manuel Mastrapasqua era diretto a casa dopo aver terminato il turno di lavoro come magazziniere al Carrefour di via Farini a Milano.
Come sarebbero andate le cose?
Il presunto killer, come Manuel lavorava in un supermercato. Il 19enne ha raccontato che era sua intenzione scappare in Francia, ma, per via dei sensi colpa, non è riuscito nell’obiettivo. In passato già era stato denunciato per furto e poi per tentata rapina. Gli investigatori hanno rinvenuto a casa del presunto assassino gli indumenti, che lo stesso avrebbe indossato la sera del delitto, mentre le cuffie che avrebbe rubato alla vittima sono state trovate all’interno di un cassonetto.
Per il ragazzo è scattato il provvedimento di fermo giunto alla fine dell’interrogatorio del pm, Letizia Mocciario. I Carabinieri, prima della confessione, avevano esaminato le immagini delle telecamere di sorveglianza dalle quali si vedeva il presunto killer impugnare un coltello. Secondo quanto ricostruito, quest’ultimo avrebbe avvicinato Manuel e chiesto di consegnarli le cuffie, ma probabilmente il 31enne si sarebbe rifiutato e, per questo motivo, raggiunto da una coltellata. Una coltellata rivelatesi fatale, nonostante i soccorsi siano giunti sul posto rapidamente, dopo il ritrovamento: per lui non c’è stato nulla da fare, è morto in ospedale poco dopo. Nel frattempo, l’assassino il 19enne avrebbe preso un treno per Alessandria e da lì avrebbe dovuto raggiungere Torino e poi lasciare l’Italia. Quando, però, gli agenti della Polizia Ferroviaria si apprestavano a fare dei normali controlli, il ragazzo avrebbe confessato. Alla base dell’omicidio, dunque, ci sarebbero delle cuffie dal valore di circa 20 euro, i due pare non avessero mai avuti contatti.