Un’alternativa per chi termina il Supporto per il lavoro e la formazione (SFL), un bonus INPS da 1.000 euro. Come ottenerlo.
Tra le prestazioni pensate per sostituire il Reddito di Cittadinanza (RdC) c’è il Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL), misura destinata in particolare ai cosiddetti occupabili, cioè cittadini tra i 18 e i 59 anni con ISEE al di sotto dei 6mila euro. Condizione per ottenere questo contributo economico la frequenza a un corso di formazione o altra iniziativa di attivazione al lavoro.
La somma erogata, per un massimo di 12 mesi, è di 350 euro mensili per tutta la durata dell’attività formativa o di orientamento e comunque come accennato per non più di un anno. Detto questo coloro che hanno ricevuto le 12 mensilità a partire dal settembre del 2023, inizio della nuova prestazione, non possono più beneficiarne.
Bonus INPS per quanti hanno concluso il SFL
Tuttavia esiste una possibilità da non sottovalutare. I lavoratori che hanno trovato un lavoro attraverso un’agenzia di intermediazione, alla fine del contratto possono ottenere un altro bonus. Infatti tutti i lavoratori assunti con uno o più contratti di somministrazione (cioè con le ex agenzie di lavoro interinale) a tempo indeterminato e determinato hanno diritto a richiedere il bonus di sostegno al reddito (SAR).
Lo stessa prerogativa vale per i lavoratori con contratto di apprendistato. Vediamo alcuni dei requisiti richiesti per questa misura poco conosciuta. Innanzitutto occorre rientrare in almeno una delle seguenti condizioni: essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver maturato 110 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione.
Altra condizione essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver concluso la procedura di Mancanza occasioni di lavoro (MOL). Infine essere disoccupati da almeno 45 giorni e aver effettuato almeno 90 giorni di lavoro nell’ultimo anno a partire dall’ultimo giorno effettivo di lavoro in somministrazione. Quindi la domanda di SAR deve essere presentata dall’interessato tra il 106esimo e il 173esimo giorno dall’ultimo rapporto di somministrazione.
L’importo versato dall’INPS per questa prestazione varia. Per i richiedenti che rientrano nella prime due condizioni la somma è di 1.000 euro, mentre chi rientra nella terza categoria ha diritto a soltanto 780 euro lordi. la somma che si riceve non è mensile ed è richiedibile ogni qualvolta si raggiungano i requisiti richiesti.
Quindi i lavoratori che hanno concluso il periodo per l’erogazione del SFL, possono tranquillamente ottenere il contributo economico connesso al SAR rispettandone i requisiti e inviando la domanda nella finestra di tempo indicata dalla norma in vigore.