Invalidità al 46%, in quale circostanza l’INPS corrisponde 500 euro al mese. Vediamo il dettaglio della prestazione.
Come noto la legge 104 rappresenta una normativa fondamentale per i diritti dei disabili e delle loro famiglie. La normativa, più volte riveduta e aggiornata, consente di ottenere prestazione e agevolazioni di vario tipo e in diversi contesti di vita dalla scuola alla pensione e al lavoro. Tra l’altro proprio a partire dalla definizione di invalidità la legge prevede delle misure economiche, di carattere previdenziale o assistenziale, a favore dei cittadini che versano in tali condizioni.
Senza entrare troppo nello specifico si possono ricordare l’assegno ordinario di invalidità, l’assegno mensile di invalidità civile, l’indennità di accompagnamento e così via. In linea generale la percentuale minima per ottenere dei contributi economici connessi allo stato di invalidità occorre che questa sia riconosciuta da apposita commissione sanitaria in misura almeno pari al 74%. Ma sono possibili delle eccezioni.
Invalidità al 46%, quale contributo economico è possibile
A un primo esame sembrerebbe che con un invalidità riconosciuta al 46 % non sia possibile ottenere una forma di assistenza economica. In realtà in presenza di ulteriori requisiti di tipo anagrafico e reddituale è possibile accedere a un determinato aiuto erogato dall’INPS.
Infatti è possibile accedere all’Assegno di Inclusione, misura destinata a famiglie in condizioni di disagio con soglia ISEE familiare non superiore ai 9.360 euro. Oltre a questo requisito la famiglie deve avere almeno un componente con età pari o superiore a 60 anni, un minore di anni 18, un adulto con carichi di cura all’interno della famiglia, un componente in condizioni di svantaggio preso in carico dai servizi socio-sanitari, un disabile con invalidità pari ad almeno il 67%.
Il grado di invalidità è quindi superiore al 46% citato in precedenza. Ma chi ha un grado di invalidità compreso tra il 45 e il 67% può essere preso in carico dai servizi sociale del suo Comune di residenza. Quindi nel caso che i servizi sociali prendano in carico un disabile al 46%, componente di un nucleo familiare rientrante nei requisiti ISEE per l’Assegno di Inclusione, anche composto dal solo invalido, è possibile percepire l’AUU proprio come soggetto in condizioni di svantaggio in carico ai servizi sociali.
L’ammontare del contributo poi dipende dal reddito posseduto dalla famiglia, si tratta infatti di un’integrazione al reddito, ma la somma può arrivare ai 500 euro al mese o addirittura ai 780 euro mensili in caso di canone di locazione. Naturalmente l’importo può variare a seconda del parametro della scala di equivalenza applicato e del reddito familiare che non può superare i 6mila euro annui.