Sebbene non ci sia più l’obbligo, in alcuni posti è bene indossare ancora le mascherine per questioni di sicurezza: ecco quali sono i luoghi in cui è bene metterle.
Le mascherine sono state il tema centrale per almeno un paio di anni da quando è scoppiato il Covid-19. L’obbligo di indossarle per i lavoratori, gli utenti e i visitatori delle strutture sanitarie che ospitano anziani, pazienti fragili o immunodepressi è scaduto lo scorso 1° luglio 2024.
Nonostante ciò, è bene sottolineare che la circolare del ministero della Salute ha messo in evidenza alcune importanti raccomandazioni per controllare la diffusione dei virus respiratori nelle strutture sanitarie, socio-assistenziali e socio-sanitarie su tutto il territorio italiano, comprese quelle di ospitalità e lungodegenza. Sono avvertenze fondamentali da seguire per evitare contagi tra i più fragili.
Sebbene non ci sia più l’obbligo di indossare le mascherine, il testo della Circolare ministeriale raccomanda ai direttore sanitari di valutare con attenzione le opportunità di disporre l’uso degli strumenti di protezione delle vie respiratorie in alcuni contesti, tenendo sempre in considerazione la trasmissione aerea dei virus, delle caratteristiche degli spazi e della tipologia dei lavoratori, dei pazienti e dei visitatori che frequentano una struttura.
In sostanza, sarà la direzione sanitaria a consigliare o meno l’uso delle mascherine in base a livello di rischio di infezione e/o trasmissione e dello sviluppo potenziale di malattie gravi in caso di esposizione al virus. In questo modo sarà possibile arginare le possibilità di contrarre qualsiasi virus e tutelare soprattutto le categorie più fragili ospitate all’interno della struttura sanitaria.
La raccomandazione è anche quella di potenziare le misure igieniche e di precauzione, informando costantemente e in modo adeguato il personale, i pazienti e tutti coloro che fanno visita all’interno delle strutture. Il suggerimento è quello di lavarsi di frequente le mani, pulire costantemente gli ambienti e disinfettare le superfici con disinfettanti attivi che agiscono contro i microrganismi. Non dimenticarsi nemmeno di procedere con una adeguata ventilazione delle stanze e una corretta gestione dei rifiuti.
Nel caso in cui nelle strutture non dovesse essere previsto un direttore sanitario, come nei centri diurni o nelle comunità, a prendere la decisione spetterà al legale che rappresenta l’ente, il quale dovrà individuare quali sono le opportune misure di protezione con il medico competente. Così da decidere per il meglio e garantire a tutti una tutela adeguata.
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