Un alimento comune, naturale e tra i più consumati nelle nostre case contiene insetti, ma non tutti ne sono a conoscenza.
Dall’approvazione dell’UE di diverse farine d’insetto per produrre alimenti farinacei, è nato un dibattito su quanto la popolazione accetti realmente l’era del cambiamento alimentare. In questo caso non si parla di conservanti, o contaminazioni chimiche e poco sostenibili con cui i generi alimentari vengono prodotti, ma dell’accettazione degli insetti, seppur in polvere, in una cultura che non li ha mai considerati.
Di cultura si parla, poiché l’italiano medio, per esempio, non si sognerebbe mai – ad oggi – di consumare una cavalletta fritta come può avvenire in Thailandia. Tuttavia, quello che spesso viene sottovalutato dalla conoscenza comune è che noi gli insetti li abbiamo sempre mangiati, nonostante questo sia sempre passato ‘all’oscuro’ del consumatore. In questo caso parliamo di un alimento comune, genuino, e molto apprezzato.
L’alimento comune che contiene insetti
Se pensiamo alla dieta bilanciata, non possiamo di certo dimenticare i fermenti lattici vici. Questi sono infatti importantissimi per mantenere l’equilibrio della flora batterica intestinale e rafforzare il sistema immunitario. Questa frase, che suona quasi come ridondante, viene spesso associata agli yogurt.
Lo yogurt è uno di quei prodotti che abbiamo sempre in frigo, spesso visto come alleato per il benessere intestinale. Non a caso ad oggi, circa 40 milioni di italiani consumano regolarmente questo prodotto lattiero-caseario fermentato grazie all’azione dei batteri Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus thermophilus.
Fin qui tutto chiaro. Ma quello che molti non sanno è che alcuni yogurt, soprattutto quelli alla frutta o dai colori particolarmente accesi, nascondono una sorpresa non proprio appetitosa: la cocciniglia. Sì, stiamo parlando di insetti. Il colorante rosso brillante che si trova in alcuni yogurt, soprattutto quelli al gusto di fragola o ciliegia, deriva proprio da questo piccolo insetto. Lo stesso colorante, per giunta, viene utilizzato anche per le caramelle gommose, cocktail come negroni e spritz, nonché la maggior parte di alimenti e bevande di colore rosso.
La cocciniglia, o colorante E120, viene ottenuta attraverso la raccolta e l’essiccazione di femmine gravide di questo insetto. E non sono pochi: per produrre solo un chilogrammo di colorante servono circa 80.000 cocciniglie.
Anche se lo yogurt resta un’ottima scelta per una dieta bilanciata, e la cocciniglia non rappresenta alcun rischio per la nostra salute, è importante essere consapevoli di cosa mangiamo. Non tutti sono disposti ad accettare l’idea di consumare derivati dagli insetti, eppure spesso lo facciamo senza nemmeno accorgercene.
In questi casi, leggere l’etichetta diventa fondamentale. Questo, non solo per evitare zuccheri e additivi nascosti, ma anche per sapere se stiamo acquistando un prodotto che contiene cocciniglia o altre sostanze indesiderate.