Un pensionato che non raggiunge una certa soglia di reddito può evitare di pagare il canone Rai e sfruttare l’esenzione, ecco quali sono le condizioni richieste.
Le spese che ognuno di noi deve gestire sono sempre di più, non basta nemmeno avere un guadagno fisso mensile per sentirsi del tutto al sicuro e non arrivare con l’acqua alla gola alla fine del mese. Pensare che la situazione possa cambiare in tempi rapidi e ipotizzare un aumento dei salari sembra essere però quasi impossibile, non resta che sperare di non dover più pagare alcuni conti che influiscono sul bilancio. È difficile trovare un pensionato che non si auguri questo, troppo spesso, infatti, l’indennità che ognuno riceve è considerata bassa, pur avendo lavorato per decenni, fino a che era possibile.
Allo stesso tempo, non si può credere che siano i figli ad aiutare i genitori, sono tante le famiglie che si ritrovano costantemente a fare i conti per capire se riusciranno a mantenere sul conto corrente una piccola cifra da usare per eventuali emergenze. Per alcuni ci sono però fortunatamente notizie positive in merito a una delle tasse più odiate, il canone Rai.
Sei un pensionato e prendi troppo poco? Dimentica il canone Rai
Essere in affanno con tutte le spese può essere davvero pesante per un pensionato, una situazione come questa può quasi portare a togliere il sonno. Fortunatamente chi non raggiunge una certa soglia di reddito può godere di un’esenzione che potrà farlo felice, anche se non si tratta purtroppo di una cifra così consistente.
Il riferimento è al canone Rai, ormai da qualche anno inserito nella bolletta della luce, con l’obiettivo di fermare il tasso di evasione che era sempre piuttosto alto. Dalla legge di stabilità del 2016 l’addebito in fattura è automatico a chi è intestatario di un servizio di fornitura della corrente perché si presume sia in possesso di almeno un apparecchio televisivo. È però possibile usufruire di un’esenzione se si è in possesso di determinati requisiti, è bene quindi verificare se si rientra tra questi.
Ecco quali sono:
- non si è in possesso di un televisore o di un analogo apparecchio in grado di ricevere il segnale digitale terrestre o satellitare;
- il contribuente è esente dal canone per effetto di accordi e convenzioni internazionali di vario genere (come per i militari italiani) o per gli invalidi civili;
- si hanno 75 anni di età e ha un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti).
L’agevolazione è totale se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Qualora invece il compleanno sia avvenuto tra il 1° febbraio e il 31 luglio, l’agevolazione spetta per il secondo semestre.
Se si rientra in una di queste categorie è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva che può essere scaricata dall’Agenzia delle Entrate, con cui si dichiara di essere in possesso di uno dei requisiti che possono consentire di non pagare l’importo (pari a 90 euro, diluito nell’arco dei mesi in bolletta).
Non si deve presentare un’altra dichiarazione negli anni successivi se le condizioni restano inalterate. Qualora invece la situazione dovesse cambiare, come accade ad esempio se si supera il limite di reddito previsto, si dovrà presentare la dichiarazione di variazione dei presupposti (compilazione della sezione II del modello di dichiarazione sostitutiva).
