Uffici Poste italiane a Torino, scoppia il caos fra i cittadini: la notizia è ormai confermata. Ecco che cosa sta succedendo.
Negli ultimi giorni nel capoluogo piemontese non si è fatto altro che parlare di un netto cambiamento che riguarderà alcuni degli uffici postali della città. La notizia ha fatto inoltre il giro del web, incontrando fin da subito non solo l’opposizione dei torinesi, ma anche di tantissimi altri clienti di Poste italiane.
A niente, però, sarebbero servite le numerose proteste scoppiate di recente. La notizia parrebbe essere di fatto ormai confermata e, a quanto pare, non ci sarebbe margine per un ripensamento. Vediamo subito che cosa sta succedendo a Torino e che cosa avrebbe scatenato l’ira di tutti gli utenti di Poste Italiane.
Proprio nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità della notizia, confermata direttamente da una lettera arrivata a Palazzo Civico, indirizzata al primo cittadino Stefano Lo Russo, in seguito a una ricognizione sulle esigenze degli utenti e in relazioni a uno studio condotto da Poste Italiane.
Secondo quanto riportato all’interno della comunicazione, ben cinque uffici postali di Torino sarebbero in procinto di chiudere i battenti per via dell’operazione di “ottimizzazione” delle Poste, che entrerà in vigore a partire dal prossimo 16 dicembre. Gli uffici interessati dalla chiusura sarebbero di fatto quelli siti nel capoluogo piemontese in via Nizza 8, via Giuseppe Guicciardini 28, via Verres 1, corso Casale 196 e via alla Parrocchia 3/a.
Il Piano Strategico delle Poste per il 2024-2028 prevedrebbe di creare un’ampia infrastruttura tecnologica per perfezionare e rafforzare l’efficienza operativa della rete. “In conformità ai provvedimenti adottati dall’Agcom, Poste ha predisposto un piano di riorganizzazione della rete postale che tiene conto dalle mutate abitudini dei cittadini ogni giorno più orientati all’uso dei propri prodotti e servizi online”. Si legge in una nota diffusa al gruppo.
Come c’era da aspettarsi, i cittadini non hanno preso bene la notizia e tutta la città ha espresso la propria contrarietà. Pur comprendendo le esigenze di Poste Italiane, l’Amministrazione Comunale ritiene che “tali obiettivi debbano essere perseguiti tenendo in maggiore considerazione le peculiarità dei territori e le esigenze delle comunità locali”. Queste le parole del sindaco, il quale ha aggiunto: “Siamo convinti che gli uffici postali siano un importante presidio territoriale a servizio dei cittadini. In particolare per le fasce più vulnerabili della popolazione, quali anziani e persone con problemi di mobilità. Nonché per coloro i quali non hanno accesso o dimestichezza con i servizi digitali”.
Si teme quindi che l’iniziativa promossa da Poste Italiane possa ripercuotersi negativamente sulle fasce più deboli della popolazione, creando un forte disagio in tutta la città.
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