Aggrediti verbalmente durante l’incontro presso il Parlamento del Commonwealth: le prime parole di Carlo III e Camilla.
Re Carlo III e la Regina Camilla hanno raggiunto, come promesso, la capitale australiana: Canberra. Qui, il sovrano è stato accolto dal Primo Ministro Anthony Albanese e dal leader dell’opposizione Peter Dutton. Il tour dovrebbe durare circa nove giorni, durante i quali la coppia visiterà anche Samoa. Inizialmente tutti i capi di governo degli Stati sono stati invitati a partecipare, ma molti di loro hanno rifiutato un eventuale coinvolgimento. La principale motivazione risiede nei sempre più forti moti repubblicani, i quali hanno espresso la volontà di dissociarsi dal Regno Unito.
Nel 1999 i cittadini vennero chiamati a votare e la maggioranza scelse di rimanere una monarchia parlamentare federale del Commonwealth. I movimenti antimonarchici non si sono però acquietati, al contrario hanno continuato ad esercitare pressione affinché l’Australia diventi a tutti gli effetti una Repubblica autonoma e indipendente. Durante l’incontro indetto presso il Parlamento, ed una volta concluso il discorso di rito di Re Carlo III, si è accesa un’aspra protesta contro il monarca britannico.
“La mia esperienza è stata plasmata e rafforzata dalla loro antica saggezza” – le parole riservate da Re Carlo III agli aborigeni ed alle comunità indigene australiane. Pochi minuti dopo, la senatrice repubblicana Lidia Thorpe è intervenuta. Di origini aborigene, indossava una pelliccia di opossum, tra gli animali rappresentativi della nazione. “Avete commesso un genocidio contro il nostro popolo” – ha tuonato, avvicinandosi al sovrano – “restituiteci la nostra terra!”.
Thorpe si riferisce alla colonizzazione britannica consumata in Australia tra il 1787 e il 1901, durante la quale vennero uccisi migliaia di aborigeni. In seguito all’affermazione del dominio inglese, la nazione divenne de facto indipendente, senza mai ufficializzare la formazione di una Repubblica autonoma. Questo, come specificato precedentemente, per volere dei cittadini. La Regina Elisabetta II prima e Re Carlo III ora hanno entrambi sostenuto che, laddove gli australiani dovessero richiedere nuovamente l’attuazione di un referendum, l’istituzione monarchica rispetterà la scelta degli elettori.
Una fonte vicina ai sovrani ha spiegato quanto Re Carlo III fosse “imperturbabile” e deciso a non “lasciare che ciò oscurasse quella che altrimenti sarebbe stata una giornata meravigliosa”. Per quanto dispiaciuti per la polemica della senatrice, i portavoce hanno poi diffuso un messaggio di ringraziamento all’intera comunità: “Le Loro Maestà sono rimaste profondamente toccate del vedere e ascoltare le migliaia di persone che si sono presentate per sostenerle” – si legge nel comunicato.
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