L’INPS ha annunciato che è in arrivo un nuovo aiuto rivolto a tutti i neo genitori. La misura è ufficiale: ecco di che cosa si tratta.
In vista della prossima Legge di Bilancio, sono molte le famiglie che hanno bisogno di un sostegno da parte dello Stato. Vista la crisi finanziaria e l’inflazione che continua ad essere alta, il governo sta cercando delle soluzioni di carattere economico per supportare la vita-lavoro, con un occhio di riguardo ai genitori con a carico i figlio.
In queste settimane stiamo vedendo il governo al lavoro in vista della predisposizione della Legge di Bilancio 2025, nella quale saranno confermati alcuni bonus e introdotte altre misure a sostegno della famiglia. Mentre allo studio ci sono diverse opzioni, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha comunicato a tutte le famiglie di aver aggiornato il servizio in merito alla domanda di congedo parentale per i neo genitori, dando loro le indicazioni su come procedere per la richiesta.
Domanda di congedo parentale per i neo genitori: come farla
Con il messaggio del 23 luglio 2024, n.2704, l’INPS ha dato le istruzioni per quanto riguarda la domanda di congedo parentale rivolta ai neo genitori. Nell’annuncio è stato comunicato che il servizio per la presentazione delle domande dell’aiuto economico a ore dei lavoratori dipendenti è stato ufficialmente aggiornato.
Adesso i neo genitori avranno l’occasione di presentare la domanda con la richiesta di indennità maggiorata. Dunque, i genitori non dovranno presentare una nuova domanda per quanto riguarda i periodi pregressi già indennizzati con le maggiorazioni, tutto ciò che bisogna fare è spuntare “Sì” la nuova dichiarazione “Dichiaro di voler richiedere l’indennizzo con aliquota maggiorata” la quale è inserita nella pagina Dati Domanda.
Questa novità è stata introdotta in via sperimentale con la Legge di Bilancio 2024, ma dal prossimo anno diventerà strutturale. Ciò vuol dire che tutti i lavoratori dipendenti avranno l’opportunità di continuare a beneficiare di 9 mesi di congedo parentale indennizzato dall’INPS, di cui 3 saranno retribuiti all’80% e 6 compensati al 30%.
Ricordiamo che il congedo parentale è una misura introdotta a livello statale che permette ai genitori il diritto facoltativo di astenersi dal lavoro per prendersi cura del bambino nel suo primo anno di vita. È una scelta libera che può essere richiesta della madre o del padre, ma anche da entrambi, e che differisce dal congedo di maternità e paternità obbligatorio che viene dato alla nascita del figlio.