La terribile vicenda del volo aereo 593, precipitato sulle montagne mentre ai comandi c’era un ragazzino di 15 anni
L’incidente è accaduto sulle montagne della Siberia e ha portato alla morte 75 persone. Sono state ritrovate le registrazioni della scatola nera e la frase conclusiva del capitano fa venire i brividi ancora oggi.
La vicenda del volo Aeroflot 593 ha sconvolto il mondo intero, non solo per la perdita di vite umane ma anche per le circostanze insolite in cui si sono svolti i fatti. Il figlio del capitano, il quindicenne Eldar Kudrinsky, si trovava infatti al comando del velivolo pochi istanti prima del disastro.
Il 24 marzo 1994 il velivolo copriva la rotta tra Mosca e Hong Kong e durante un momento di pausa il capitano, Yaroslav Kudrinsky decise di far entrare i figli nella cabina di pilotaggio per far provare loro l’ebbrezza di comandare un aereo di linea. Un gesto che diede il via ad una serie di errori fatali.
Il volo 593 era decollato senza problemi dall’aeroporto internazionale Sheremetyevo di Mosca ed era diretto all’aeroporto internazionale Kai Tak di Hong Kong. Il capitano mise l’aereo con il pilota automatico e diede la possibilità alla figlia Yana, di 12 anni e al figlio Eldar di 15 di prendere i comandi. A causa di un movimento involontario del 15enne venne disconnesso parzialmente il pilota automatico, in particolare nella zona degli alettoni, dove avviene il controllo dell’inclinazione dell’aereo.
I piloti non notarono il cambiamento e l’aereo non emise alcun allarme acustico di disconnessione. Si accese solo una spia sul cruscotto ma passò inosservata ai piloti che in quel momento erano distratti. L’aereo quindi senza controllo iniziò a virare a destra, un’inclinazione inizialmente lieve che però ben presto arrivò fino a 45 gradi.
Purtroppo quando i piloti si accorsero della situazione, era troppo tardi: l’aereo aveva già un’inclinazione di quasi 90 gradi. L’Airbus iniziò a salire quasi verticalmente. I piloti cercarono a quel punto di ‘domare’ il velivolo e riuscirono ad abbassare lievemente il muso dell’aereo, ma non abbastanza. Tentarono anche di correggere la rotta, stabilizzare le ali e salire di nuovo, ma l’altitudine era già troppo bassa.
Alle 00:59 il volo 593 si schianta su una collina innevata a circa 25 chilometri da Mezhduréchensk, in Siberia. Le indagini svolte successivamente rivelarono che se i piloti avessero semplicemente rilasciato i comandi quando l’aereo aveva cominciato a perdere stabilità, il sistema automatico avrebbe potuto correggere la rotta in tempo. Il panico e la poca esperienza purtroppo li portarono nella confusione più totale.
Questo incidente fece rivedere i protocolli di sicurezza della compagnia aerea, soprattutto per quanto riguarda la presenza di persone non autorizzate nella cabina di pilotaggio. Le ultime parole del capitano, recuperate dalla scatola nera, furono: “Supereremo tutto questo. Va tutto bene… Delicatamente… dolcemente… Sollevati dolcemente!”. Quindi l’impatto e la fine della registrazione.
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