Un angolo di Piemonte, poco distante da Torino, che conserva il fascino medievale. Un borgo da cui lasciarsi conquistare.
Il Piemonte è conosciuto in tutto il mondo soprattutto per l’eccellenza dei suoi vigneti e dei vini che ne derivato -che, tra l’altro, stando ai nuovi dati sul primo semestre del 2024 i vini italiani e piemontesi sono i più venduti negli USA primo mercato estero-. Ma la regione racchiude anche piccole perle turistiche ancora poco conosciute. Il Piemonte, insomma, non è solo buon vino.
Come tutte le regioni della nostra splendida Italia, anche il Piemonte nasconde angoli di paradiso alcuni ancora sconosciuti al turismo di massa e che meritano però almeno una vista.
Non solo Torino, quindi, con la Mole il Palazzo Reale, il Museo Egizio o la Reggia di Venaria; spostandosi dal centro abitativo verso la provincia e in particolare il Monferrato si possono ammirare le varie colline adornate di viti piccoli ed incantevoli borghi dal fascino irresistibile. Tra questi c’è Tagliolo Monferrato, un piccolo angolo di Piemonte; un incantevole borgo medievale le cui vie attraversate conducono al romantico castello.
In provincia di Alessandria c’è appunto il borgo di Tagliolo Monferrato, luogo che sembra essere fermo ad un’epoca lontanissima da noi e che per questo racchiude un fascino indescrivibile e che cattura. Fulcro del borgo è il suo Castello posto su di una collina che regala un panorama mozzafiato sull’intero paesino e la langhe circostanti.
Il castello è una fortezza risalente al XIII e si tratta di una delle strutture dell’epoca meglio conservate. Un vero simbolo di potere, tra mura in pietra, torri e affreschi che raccontano la storia di chi ha vissuto quelle stanze. La proprietà del castello è della famiglia Pinelli Gentile fin dal 1750 e oggi è utilizzato soprattutto come sala eventi di matrimoni e cerimonie importanti, ma il castello è visitabile.
Nel Seicento una serie di rifacimento lo straformarono da fortezza militare a residenza signorile; del suo primo scopo rimangono oggi solo le caditoie del ponte levatore e la torre quadrata utilizzata all’epoca per avvistare i saraceni.
Il borgo si innesta tutto intorno al castello e, oltre a questo, attraversando le sue viuzze è possibile raggiungere le diverse chiese altro esempio di architettura e arte medievale; dalla Chiesa di San Vito, quella più distante al centro abitato e oggi cappella del cimitero, fino alla Chiesa di San Niccolò la più vicina al castello e con il campanile che conserva affreschi di Omegna.
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