Torino, parte la sosta a pagamento anche nei giorni festivi: le date

Bisogna pagare sulle strisce blu nel capoluogo piemontese, e per giunta in un periodo dell’anno caldissimo per gli affari. Il perché di questa decisione.

L’amministrazione comunale di Torino ha avallato una decisione che di certo non farà piacere a coloro che si troveranno a transitare per il capoluogo festivo nelle prossime settimane. Con l’approssimarsi delle festività natalizie, in città ci sarà il ritorno della sosta a pagamento nell’intera area centrale, come avveniva in passato.

Donna che paga il tagliando per il parcheggio
Torino, parte la sosta a pagamento anche nei giorni festivi: le date (lavocetorino.it)

La sosta a pagamento include anche la zona A di Torino. Questa decisione, presa dalla Giunta Comunale durante la riunione del 22 ottobre scorso, si applicherà a tre domeniche di dicembre prossimo: l’8, il 15 e il 22 del mese.  L’iniziativa mira a migliorare la mobilità urbana ed a fornire un supporto maggiore al commercio locale durante un periodo cruciale per le vendite. La misura in questione caratterizza ogni fine di anno a Torino, ed anche stavolta non ci sarà alcuna eccezione.

Ma ai commercianti questa mossa non piace. Infatti la presenza di stalli liberi e la rotazione delle auto sono considerati elementi molto importanti per incentivare i cittadini a visitare il centro, stimolando così l’afflusso di clienti nei negozi. La presidente di Ascom Confcommercio Torino, Maria Luisa Coppa, ha sottolineato come la disponibilità di parcheggi gratuiti possa influenzare positivamente le abitudini di acquisto. Cosa che invece non accadrà con l’obbligo di dovere pagare sulle strisce blu anche di domenica, ed in un periodo caldissimo per gli affari.

Torino, le conseguenze di questa scelta

A dicembre, prima di Natale, c’è la consueta corsa agli acquisti. Secondo le sue parole della Coppa, con un parcheggio gratuito, c’è più predisposizione da parte delle persone a recarsi lì con il proprio mezzo ed a fare acquisti negli esercizi commerciali antistanti, avendo la comodità di potere trasportare anche merci voluminose. Invece dovere pagare sulle strisce blu potrebbe inibire la volontà di alcuni in tal senso. E non poche persone potrebbero preferire un centro commerciale, dove invece ci sono anche parcheggi gratuiti vita natural durante.

Parcheggio a pagamento
Le conseguenze di questa scelta (lavocetorino.it)

L’introduzione della sosta a pagamento potrebbe generare opinioni contrastanti tra i cittadini ed i commercianti. Da un lato, i commercianti potrebbero apprezzare l’arrivo di nuovi clienti, poiché una maggiore rotazione dei veicoli (difficilmente si tende a lasciare un’auto su un posto a pagamento per un ampio periodo della giornata, n.d.r.) potrebbe portare comunque ad un incremento delle vendite.

Dall’altro lato, i residenti ed i visitatori potrebbero vedere la sosta a pagamento come un ostacolo, specialmente in un periodo di festa in cui l’accesso facile e veloce ai negozi è fondamentale. La decisione del Comune di Torino si inserisce in un contesto più ampio di politiche di mobilità urbana, dove si cerca di bilanciare le esigenze di chi vive e lavora in centro con quelle dei visitatori occasionali.

In questo senso, la sosta a pagamento rappresenta una strategia per ottimizzare l’uso degli spazi pubblici, mirando a una gestione più sostenibile del traffico. Per mitigare l’impatto della sosta a pagamento, potrebbe essere utile implementare altre soluzioni.

Ad esempio, migliorare i collegamenti con i mezzi pubblici. O promuovere servizi di car sharing e bike sharing, rendendo così l’accesso al centro più conveniente. Anche se in tal senso occorre concepire dei piani con il dovuto anticipo, specialmente per quanto riguarda l’efficienza dei trasporti pubblici.

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