Sai che le caramelle gommose che dai ai tuoi bambini contengono questo?

Sono buone ed una tira l’altra, ma le caramelle gommose contengono una sostanza che spaventerà tutti. Di che cosa si tratta.

Caramelle gommose, tra i più piccoli sono molto diffuse. Si sa che non è che questo tipo di prodotti sia proprio il massimo in termini di salute. Ma se i nostri figlioletti e nipotini ne mangiano qualcuna ogni tanto, allora va bene e non ci saranno conseguenze sulla salute.

Caramelle gommose di diverso tipo
Sai che le caramelle gommose che dai ai tuoi bambini contengono questo?(lavocetorino.it)

Le preoccupazioni che riguardano il contenuto delle caramelle gommose riguarda la presenza di zuccheri artificiali, additivi, coloranti ed altri aggiunti tipici delle produzioni industriali. Nessuno mai però si concentra su qualcos’altro che si trova tanto nelle caramelle gommose quando in altri articoli analoghi.

L’idea di mangiare insetti può suscitare reazioni contrastanti: per alcuni è una novità intrigante, per altri un pensiero inquietante. Ciò che può sorprendere è che molti di noi consumano già insetti, anche se non ce ne rendiamo conto. Esiste un colorante naturale comunemente usato in numerosi prodotti alimentari e che è derivato dalla cocciniglia, un insetto che vive prevalentemente sui cactus in Centro e Sud America.

Cosa contiene una caramella gommosa?

Questa piccola creatura, conosciuta scientificamente come Dactylopius, viene trasformata in un colorante rosso (identificato con la sigla E120) attraverso un processo piuttosto semplice. Il suo esoscheletro viene macinato, poi mescolato con acqua calda per estrarne la tinta. Il colorante E120 trova spazio non solo nei cibi, ma anche in prodotti tessili.

Con l’approvazione da parte dell’Unione Europea della farina di grillo e delle larve del verme della farina, il dibattito sull’inclusione degli insetti nella nostra alimentazione si è intensificato. E quanto spesso ci troviamo a consumare l’E120 senza nemmeno saperlo. L’E120 infatti è presente in una varietà sorprendente di alimenti, dalle caramelle gommose agli yogurt per bambini, rendendo la sua presenza quasi invisibile nel nostro quotidiano.

Diversi tipi di coloranti
Cosa contiene una caramella gommosa? (lavocetorino.it)

Parlando di cibi che comunemente possono contenere questo colorante, le caramelle gommose sono un esempio emblematico. Spesso realizzate con coloranti naturali, molte di esse includono l’E120, che serve per rendere il loro aspetto più vivace ed accattivante. Allo stesso modo, lo yogurt alla fragola, in particolare quello dedicato ai più piccoli, può anch’esso contenere questo derivato, contribuendo a rendere il prodotto più appetibile.

Un altro alimento che fornisce un interessante spunto di riflessione è il surimi, noto erroneamente come polpa di granchio. La sua tonalità rosso-arancione, così invitante, è spesso attribuita all’E120, portando a riflettere su quanto poco sappiamo realmente riguardo gli ingredienti che consumiamo. Anche nei succhi di frutta, specialmente quelli contenenti arance rosse, può essere aggiunta la cocciniglia per intensificare il colore, un aspetto che molti potrebbero considerare superfluo, ma che riflette l’industria alimentare moderna.

Non solo dolci e succhi, ma pure salumi e insaccati possono contenere questo colorante. In alcuni casi, l’E120 viene utilizzato per migliorare il colore delle carni, rendendo il prodotto più invitante dal punto di vista visivo. È un esempio di come la percezione del cibo possa essere influenzata non solo dal sapore, ma anche dall’aspetto.

Ed ancora, c’è la gommalacca, un’altra sostanza derivata dalla cocciniglia, impiegata per lucidare la frutta e come agente di rivestimento in diversi prodotti alimentari. Questa secrezione resinosa è meno conosciuta ma altrettanto “interessante”, poiché dimostra la varietà di usi che gli insetti possono avere nella nostra alimentazione.

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