Sapete che in Italia c’è una Legge che vieta l’utilizzo di alcuni nomi? Chi sta per diventare genitore deve conoscerla ed evitare brutte sorprese.
La scelta del nome da dare al proprio bambino è un momento importante per la coppia. Dipenderà da tanti fattori come la cultura dei genitori, i ricordi, le passioni e non deve tralasciare le indicazioni normative della nazione in cui nascerà.
Il nome è l’identità che distingue noi dagli altri, contribuisce alla definizione della propria identità ed è un segno che ci si porta dietro tutta la vita. Fin da piccolissimi il nostro nome assume un’importanza particolare nel riconoscimento di sé e della propria unicità. Sulla scelta dei genitori incideranno il bagaglio culturale, le esperienze e le passioni.
Pensate a chi decide di chiamare il proprio bambino con il nome del cantante le cui canzoni hanno accompagnato i momenti più importanti della vita oppure con il nome del nonno in segno di grande affetto o ancora di un personaggio immaginario di un film entrato nel cuore. Lasciarsi guidare dall’emotività, però, può rivelarsi inopportuno. Ci sono diverse considerazioni da fare prima della scelta finale. Il nome deve essere in armonia con il cognome. Se quest’ultimo è molto lungo, ad esempio, meglio optare per un nome breve. Attenzione anche al diminutivo che gli altri potrebbero usare e alle direttive normative.
L’eccentricità non sempre è ammessa. Nell’interesse del neonato la Legge italiana impedisce ai genitori che vorrebbero a tutti i costi essere originali di prendere decisioni avventate che si ripercuoterebbero inevitabilmente sul bambino per tutta la sua vita. Alcuni nomi sono vietati perché dal punto di vista sociale e antropologico potrebbero creare imbarazzo o danneggiare chi lo porta.
In generale non sono ammessi nomi imbarazzanti, offensivi, ridicoli, ingiuriosi. In Italia è vietato chiamare il proprio bambino Dracula, Doraemon, Satana, Pollon, Maradona, Frodo, Goku e Benito Mussolini. Nomi di cartoni animati, serie tv e personaggi controversi della storia sono banditi perché ridicolizzano, potrebbero arrecare vergogna e pregiudizio morale. Nella lista anche nomi di colori inopportuni (sì a Bianca e Viola, no a giallo e verde) e parolacce.
Altri nomi vietati sono Frankenstein, Nutella, Bin Laden. Laura Palmer, IKEA e Adolf Hitler. Tra le indicazioni normative anche il divieto di nominare il figlio come padre, il fratello o la sorella ancora in vita. Inoltre il nome deve corrispondere al genere del nascituro (Andrea è un’eccezione) e i nomi stranieri dovranno essere espressi con l’alfabeto italiano ammettendo le lettere j, x, y, k, w.
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