L’eredità rimane uno dei temi scottanti del patrimonio immobiliare, ma a quanto ammontano le tasse da versare un giorno per averne diritto?
La trasmissione del patrimonio rappresenta un momento importante, rituale di passaggio tra diverse generazioni familiari. In Italia, il codice civile disciplina la successione ereditaria, stabilendo le modalità in cui viene trasmesso il patrimonio di un defunto ai propri eredi.
L’ordinamento italiano, prevede tre tipi di successioni ereditarie: testamentaria, legittima e necessaria. La prima si verifica in presenza di un testamento, documento in cui il defunto ha assegnato e diviso l’eredità tra gli eredi. La seconda, invece, viene messa in atto in assenza del documento testamentario, a tutela della linea di successione ereditaria presente.
Il terzo ed ultimo caso, riguarda la mancata disposizione in vita del patrimonio agli eredi, i quali, secondo la Legge, dovranno ricevere di diritto una quota di eredità. In ogni caso, ricevere l’eredità comporta onori e oneri da non sottovalutare, tra cui il pagamento delle tasse di successione.
Tasse ed eredità: a quanto ammonta la cifra da pagare
Nel momento della scomparsa di un parente, soprattutto nel caso di una successione, occorre affrontare molteplici incombenze amministrative fiscali e legali da dividere tra gli eredi. Queste spese comuni possono riguardare le spese funerarie, notarili, fino al pagamento del lavoro di un professionista chiamato per occuparsi della dichiarazione di successione. Accettare l’eredità, tuttavia, può rivelarsi in alcuni casi rischioso, soprattutto se presenti debiti contratti dal defunto in vita.
Gli eredi, infatti, sono generalmente responsabili dei debiti del defunto, ma con alcune importanti eccezioni. In questo caso, vale il principio della responsabilità solidale, secondo cui chi si obbliga nei confronti di un terzo, è tenuto a pagare per intero la somma dovuta, per poi avvalersi di eventuali interessi nei confronti di altri eredi. I debiti, infatti, saranno pagati dagli eredi in proporzione alla percentuale di quota ricevuta.
Secondo la normativa, fanno eccezione l’imposta di successione IRPEF, per cui il Fisco può pretendere il pagamento da un solo erede. È bene precisare, tuttavia, come le sanzioni amministrative (multe stradali, penali, tributarie) non vengono trasferite agli eredi, così come i debiti contratti con il gioco e gli assegni di mantenimento. Tra le tasse da sostenere, anche le spese notarili, necessarie per validare l’avvenuta successione, vengono ripartire tra gli eredi secondo la quota ricevuta.