Le persone coinvolte possono pagare il canone Rai anche attraverso un metodo alternativo. Ecco di quale si tratta.
Il canone Rai deve essere pagato da tutte quelle persone che sono in possesso di una televisione o di uno strumento capace di agganciarsi al satellite. Si tratta di un abbonamento annuale, dal costo di 90 euro. Nel 2024, la cifra era scesa a 70, però, con la nuova legge di Bilancio, lo sconto è stato eliminato.
Di solito, viene addebitato attraverso la bolletta dell’energia elettrica. C’è la possibilità, tuttavia, di saldarlo in modo diverso. La richiesta, rivolta solo a coloro che possiedono determinati requisiti, può essere effettuata fino al 15 novembre 2024. Dopo questa data, invece, non sarà più possibile applicare la modifica desiderata.
Negli ultimi anni, si è spesso discusso del Canone Rai. Si tratta di una tassa che fa storcere il naso a molti. Ad oggi, tuttavia, rimane una spesa obbligatoria per tutti quegli individui che possiedono un televisore in casa. La maggior parte di loro salda la spesa attraverso la bolletta della luce. La cifra viene suddivisa in varie rate, in modo da ammortizzare il costo. Nel 2024, per esempio, sono state 10, da gennaio a ottobre.
Non tutti, però, sanno che c’è un metodo alternativo e altrettanto valido per pagare il canone Rai. Si tratta di un’opzione rivolta solo ai pensionati che percepiscono un reddito annuale inferiore ai 18.000 euro. La richiesta deve essere fatta all’INPS attraverso la messa in atto di alcuni step specifici.
La procedura è abbastanza semplice. Si può ricorrere al servizio online dell’INPS, al Contact Center INPS, chiamando direttamente il 803 164, da rete fissa o il 06 164 164, da rete mobile, e al Patronato. La modalità scelta non influirà sul risultato. L’importante è rispettare la data dell’11 novembre 2024. Le domande inviate oltre a questa scadenza non verranno prese in considerazione. Le persone interessate, quindi, dovranno continuare a pagare il canone Rai attraverso la bolletta dell’elettricità.
È fondamentale specificare che, per il calcolo del reddito, si farà riferimento a quello dell’anno precedente. In questo caso, quindi, verrà presa in considerazione la cifra percepita nel 2023. Se tutto andrà a buon fine, la somma totale verrà divisa in 11 rate mensili e scalata dalla pensione. La prima dovrà essere pagata nel mese di gennaio, mentre l’ultima a novembre. Il mese di dicembre non vedrà addebiti di alcun tipo.
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