NASPI, a novembre il contributo sarà ridotto. Scopriamo i motivi di questo taglio all’indennità di disoccupazione.
La principale misura di protezione sociale per chi perde il lavoro è la NASPI (Nuova assicurazione sociale per l’impiego). Si tratta di un contributo economico erogato su richiesta dall’INPS ai lavoratori dipendenti che perdono involontariamente il posto. La misura spetta ai dipendenti pubblici a tempo determinato, agli apprendisti, ai soci lavoratori di cooperative, al personale artistico con rapporti di lavoro subordinato, ai dipendenti privati con contratti a tempo indeterminato e indeterminato.
Per ottenere la NASPI occorre essere disoccupati, con perdita involontaria dell’occupazione anche se sono ammesse le dimissioni per giusta causa. Occorre poi avere almeno 13 settimane di contribuzione nei 4 anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione. La domanda va presentata entro 68 giorni dalla perdita del lavoro. Il contributo è pari a circa il 75% della retribuzione media mensile e dura per un numero di settimane pari alla metà delle settimane di contributi degli ultimi 4 anni.
NASPI, a novembre gli importi calano
Fatta questa premessa generale veniamo alla notizia con ritardi nei pagamenti in diversi casi segnalati da beneficiari. I motivi possono essere diversi. Intanto va considerato che le date degli accrediti sono varie e dipendono da quando è stata inviata la richiesta.
Inoltre la celerità delle lavorazione dipende dalle attività svolte dalla singola struttura INPS che localmente svolge la pratica. Se le lavorazioni partono dal primo del mese, si impiegano in genere 7-8 giorni e gli accrediti partono intorno al 10 del mese. A novembre alcune lavorazioni sono iniziate soltanto intorno al giorno 6 e questo spiega alcuni ritardi.
Ma ci sono anche altre novità, si segnalano diverse riduzione delle somme accreditate. Una prima causa è individuata nel décalage. Si tratta del meccanismo di riduzione mensile pari al 3% della somma percepita a partire dal primo giorno del sesto mese di godimento (o all’ottavo per chi più di 55 anni). Ma le riduzione nell’accredito della NASPI possono dipendere anche da altri fattori.
Alcune sono di natura fiscale e riguardano l’IRPEF, le addizionali regionali e comunali e gli eventuali conguagli a debito effettuati dall’Istituto di previdenza sociale. Si deve poi ricordare che può esserci anche la trattenuta per il contributo sindacale, dovuta dagli iscritti.
Comunque per conoscere nel dettaglio come viene calcolata l’indennità di disoccupazione, il beneficiario può consultare il Fascicolo previdenziale del cittadino sulle pagine dedicate al servizio del portale INPS. Qui sono riportate tutte le informazioni riguardanti eventuali tagli e le motivazioni per ognuno di essi.